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CORSPORT (P. TORRI) - Luomo del Montenegro ha detto sì. Un sì che deve essere letto co me gol. Pesante, pesantissimo. Lottavo in stagione delluomo del Montenegro, quarto in campionato. Qualcuno lo ac cusa di segnare poco (la stagione scorsa, comunque, tutto compreso, ne fece di ciassette), di sicuro però i gol che fa non sono mai banali. Perché quando il gioco si fa duro, luomo del Montenegro co mincia a giocare. E spesso, molto spes so, fa male, agli avversari. Difficile fare una classifica dei suoi gol più pesanti, di certo questo di Firenze va selezionato per le primissime posizioni, stop di pet to che sembrava stesse chiedendo un caffè al bar, poi ..
Un gol che vale il secondo posto in solitario con due punti di vantaggio sul Milan che deve recuperare una partita proprio qui a Firenze. Un gol che non dilata la distanza dallInter che, per carità, è in fuga solitaria ma con una Roma sarà bene che Special One dica ai suo di non dormire tra due guanciali. Perché luomo del Montenegro ha capito che il gioco si fa duro e lui non ha nessuna intenzione di tirarsi indietro: «Sono strafelice. Prima di tutto per la nostra vittoria che ci consente di fare un ulteriore balzo in avanti in classifica. E poi, sì, anche per il fatto di aver segnato il gol che ha deciso la partita. Quel pallone mi è arrivato giusto giusto sul petto, lho messo giù e poi ho solo pensato a prendere la porta. Qui a Firenze non poteva andare meglio di così. Anche perché abbiamo battuto una grande Fiorentina, una squadra che ci ha messo in difficoltà. La Roma è stata brava a soffrire, con Ranieri abbiamo acquisito questa capacità alla sofferenza, avendo metabolizzato la convinzione di poter vincere sempre e comunque le partite, anche negli ultimi minuti. Non è un caso, è la forza di una Roma che è una grande squadra. Perché soltanto una grande squadra sarebbe stata capace di venire fuori in questa maniera dopo quel disatroso inizio di campionato» .
Una Roma che è tornata a far sognare i tifosi. Una Roma che ha recuperato quasi tutti i suoi giocatori ai massimi livelli. Una Roma che ora anche ad Appiano Gentile dovranno cominciare a prendere in seria considerazione. Una Roma che ha nelluomo del Montenegro, un valore aggiunto: «Fanno piacere i complimenti, ci mancherebbe, li accetto e li accettiamo, ma se noi vogliamo continuare a vincere dobbiamo continuare a rimanere con i piedi per terra Se lo faremo, ci divertiremo» .
A divertirsi, intanto, ci stava pensando Francesco Totti, in un dopo partita affrontato con uno zuccotto viola in testa e con un sorriso che diceva tutto: «Ero affaticato, avevo giocato novanta minuti giovedì scorso, Ranieri ha preferito gestirmi. Non cè nessun problema fisico. Qui a Firenze abbiamo ottenuto una grande vittoria, bella come quella di Torino, perché pure qui non è che ci vogliono tanto bene, al sottoscritto in particolare. Dove possiamo arrivare? La classifica parla chiaro, questa è una Roma che non ha paura di nessuno, limportante però sarà continuare a giocare una partita per volta. E tornare ad avere la rosa al completo perché ci attendono ancora tante partite da giocare e ci sarà bisogno di tutti».