Un fiume da Atene a Roma, nonostante lo sciopero

25/02/2010 alle 09:55.

CORSPORT - Chi dice cinquemila. Chi sei­mila. Chi arriva pure a ottomila. Sono i numeri dell’invasione dei tifosi greci che oggi pomeriggio si presenteranno all’Olimpico per sostenere una fede co­me è quella del Panathinaikos. Il nu­mero lo scopriremo oggi all’Olimpico, più di qualcuno è già arrivato, in parec­chi sono sbarcati dai traghetti ad An­cona (c’è stato anche il sequesto di fu­mogeni e un coltello, denunciato il pos­sessore dell’arma da taglio), ieri a Ro­ma, soprattutto in centro, era abbastan­za facile incontrare gruppi di persone colorate di biancoverde.

Certo è che sa­ranno tanti, anche se ieri la Grecia è ri­masta paralizzata da uno sciopero ge­nerale conseguenza di una situazione economica al limite del collasso. E al­trettanto certo che, al di là di qualche delinquente isolato, non dovrebbero es­serci problemi di ordine pubblico visto che tra le due tifoserie i rapporti sono più che buoni come è stato dimostrato anche nella gara d’andata ad Atene di giovedì scorso. I tifosi greci troveranno posto nel solito settore di Distinti Nord, ma ne sono previsti diversi anche in tri­buna.

Proveranno a dare una spinta in più alla loro squadra, anche se l’obiettivo stagionale è tornare a vincere lo scu­detto, non succede dal 2004, un’eterni­tà in Grecia per il Pana, un’eternità re­sa ancora più pesante dal fatto che i successivi titoli sono stati tutti vinti dal­l’Olympiakos che definire squadra av­versaria è un puro eufemismo.

Lo san­no anche i giocatori greci, a comincia­re da Giorgios Karagounis, un passato dalle nostre parti, un paio di stagioni con la maglia dell’Inter senza lasciare ricordi indelebili, leader riconosciuto di questo Panathinaikos che stasera proverà a non pensare al campionato: « Venendo a Roma tutti i nostri tifosi che ho incontrato mi hanno detto che per loro conta il campionato, li capisco, ma noi non possiamo fare questo tipo di calcoli, ci giocheremo fino in fondo questa sfida con la Roma. Sappiamo che i giallorossi hanno parecchi gioca­tori importanti assenti, ma rimangono una grande squadra. Noi ci proveremo, solo dopo penseremo al campionato» .



Karagounis ha ricordi importanti qui in Italia, non gli dispiacerebbe pren­dersi una rivincita nei confronti di un calcio che di fatto lo ha bocciato: «Con­tinuo a seguire l’Inter con affetto, ho giocato lì, per me è stata un’esperienza importante che comunque mi ha arric­chito, il campionato mi pare si sia ria­perto ma credo che i nerazzurri riman­gano la squadra migliore e alla fine sa­ranno ancora i nerazzurri a vincere lo scudetto, anche se Milan e Roma han­no ridotto notevomente lo svantaggio» .