REPUBBLICA - «E se domani », canticchia Ranieri, con un sorriso che la dice lunga sulla soddisfazione che a fatica trattiene dentro. La Roma travolge il Palermo 4-1, il tecnico no vuole pensare alla sfida di stasera tra Napoli e Inter, godendosi il secondo posto in classifica sulle note di Mina. «Sapevamo sarebbe stata una gara difficile, il risultato non lo fa vedere, ma lo è stata molto. Loro sono venuti a giocare a viso aperto, noi siamo stati bravi a sfruttare una loro indecisione, poi le cose sono andate molto meglio»...
Per Totti quella contro il Palermo è stata «una vittoria eccellente, ora dobbiamo dosare le energie anche in Europa». Ventesimo risultato utile consecutivo, tredicesima vittoria consecutiva in casa, tra campionato e coppe, questa Roma non mostra segni di cedimento. «Però ci tirano troppo in porta, prima non era così la strigliata di Ranieri dobbiamo lavorarci e capire il perché. Voglio più cinismo e determinazione. Se ormai siamo in Champions? Proprio no, il campionato è ancora lungo, per cui è importante mettere punti dentro». Totti ha giocato titolare. «Lho visto meglio rispetto a Firenze, è in crescita. Lho tolto alla fine del primo tempo perché devo anche pensare alla gara di giovedì sera, contro il Panathinaikos. La sostituzione non lavevamo concordata, anche perché se gli avessi chiesto come stava, come al solito, mi avrebbe risposto bene».
È tornato al gol, Baptista. «Lui il gol ce lha nel sangue elogia Ranieri mi ha fatto piacere che abbia salutato la curva, dopo la rete, ricevendo un applauso ». E gli applausi se li è meritati anche Brighi: due reti e un assist, non male. «Siamo un gruppo che ha voglia spiega lui, a fine gara vogliamo arrivare il più in alto possibile e meritarci le cose sul campo. Noi stiamo facendo bene e non facciamo calcoli. Domani (oggi, ndr) tiferemo Napoli. LInter è un squadra fortissima, ma devono perdere punti e poi deve ancora venire qui allOlimpico ».
Per la prima volta dopo molto tempo non si sono sentiti cori contro la proprietà. Ne è felice Rosella Sensi. «Sono contenta per i tifosi e per la mia famiglia, che ha sofferto un po troppo nei periodi no. Stiamo facendo tantissimo, speriamo di continuare così». Il finale è dedicato al sorriso sempre sereno di Julio Sergio. «Siamo una squadra nata per vincere si esalta il brasiliano se si soffre così per poi vincere, spero di soffrire sempre. Le parate? Sto lì apposta
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