IL MESSAGGERO (UGO TRANI) - La Coppa Italia, prima del campionato. E non è solo questione di calendario. La Roma gioca stasera, allOlimpico (ore 21), la semifinale dandata contro lUdinese, prima delle 7 gare di questo mese (in 24 giorni) di febbraio. Ranieri, però, non si affida al turn over: in questa settimana, e si era capito anche da alcune mosse di domenica scorsa contro il Siena, dà priorità proprio al match infrasettimanale. Nessuna scelta, o quasi, è legata alla seconda notturna, in programma dopo tre giorni, domenica sera a Firenze.
Largo ai migliori perché lallenatore punta al successo nella competizione, già vinta proprio sulla panchina della Fiorentina nel 96. Obiettivo dichiarato e per certi versi scontato: il secondo posto in classifica (e anche il terzo gli andrebbe benissimo) è fondamentale per partecipare alla prossima Champions League e rende merito al suo lavoro, ma porta vantaggi solo economici e di prestigio. Oltre alla felicità del club, Ranieri pensa anche a se stesso, a migliorare il suo palmares e al tempo stesso a regalare la stella dargento alla sua Roma, già capace di alzare per nove volte il trofeo. La Juve è lunica ad aver lo stesso numero di successi in Coppa Italia ma, appena eliminata dallInter, per questanno deve rinunciare allinedito fregio sul petto. Il gruppo giallorosso, contando tra laltro sulla finale unica allOlimpico, ci riprova, conoscendo bene il tracciato di questa manifestazione, percorso fino in fondo in quindici occasioni (per quattro volte negli ultimi cinque anni). LUdinese è il penultimo ostacolo prima della finale e contemporaneamente anche lultimo avversario in grado di battere la Roma di Ranieri che dal 28 ottobre, sconfitta al Friuli in inferiorità numerica (per un tempo), può contare fino diciassette risultati utili consecutivi tra campionato e coppe, con ben quattordici successi (gli ultimi sei di fila). Anche De Biasi pensa in grande, dopo il successo della settimana scorsa a San Siro contro il Milan, ma più del collega deve guardare alla classifica di serie a dove, inaspettatamente, la sua squadra sta in piena lotta per non retrocedere.
Ranieri fa bene a ricordare, in pubblico e in privato, al suo gruppo quello che successe a Udine a fine ottobre e in assoluto la qualità dei rivali di coppa. Oggi, però, la Roma dà più garanzie e comunque, al precedente negativo di questa stagione al Friuli, può sommare i due favorevoli del passato in questa competizione, con lUdinese eliminata per due volte, lultima 5 anni fa e proprio in semifinale (Coppa, però, allInter). A decidere la sfida nella primavera del 2005, con Spalletti sulla panchina bianconera che si preparava allavventura nella capitale, il rigore di Francesco Totti che, 12 gol in carriera allUdinese, si aspetta di tornare titolare, dopo lo sforzo non preventivato di Torino, per il debutto stagionale in Coppa Italia (17 reti nelle sue 44 partite delle passate edizioni). Ranieri, gradualmente, sta preparando il rilancio del capitano, dopo lo stop di un mese abbondante (infortunio con il Parma il 20 dicembre e rientro dalla panchina il 23 gennaio). Totti ripartirà stasera, probabilmente dallinizio, ma non è certo che finirà lincontro, anche se la durata del suo impiego dipende solo dalla sua condizione atletica e lallenatore deciderà nel corso della panchina. Accanto a Francesco, 21 gol tra campionato ed Europa League in questa stagione. Rientra anche Vucinic. Il tandem offensivo migliore della Roma di questi giorni, in attesa del ritorno di Toni che martedì prossimo spera di riprendere a correre. I due attaccanti non saranno gli unici innesti di Ranieri.
In porta Doni, portiere di coppa con lambizione di tornare presto titolare, a destra in difesa lavvicendamento Cassetti-Motta e in mezzo il nuovo test per Mexes al posto di Juan, con questultimo tenuto a riposo per dar spazio a Burdisso, sicuro assente a Firenze domenica sera perché squalificato. Perrotta ha mal di schiena e da trequartista, nel 4-2-3-1, può giocare ancora Brighi. I due mediani Pizarro e De Rossi sono entrambi diffidati, ma lallenatore non sembra convinto di risparmiarne uno, considerando la poca tenuta di Perrotta (resta solo Faty). Nella lista dei 21 convocati riappare Menez che però non ha allenamenti nelle gambe (out, tra ginocchio e febbre, dalla gara con il Catania del 26 gennaio) e ieri prima partitella. Il turn over, dunque, non lo vedremo in partenza, ma in corsa. Baptista e Cerci possono essere le due principali opzioni in attacco dove la Roma cerca il gol numero cinquecento in questa competizione. Il brasiliano, in unintervista rilascia in Brasile, ammette di non vivere un gran momento: «Se ho poco spazio dipende solo da me e da come mi comporto in campo». Ranieri, misurando disponibilità e impegno, stavolta apprezzerà.