
CORSPORT (G. D'UBALDO) - Claudio Ranieri punta lEuropa League e non si illude sul crollo dellInter. Il tecnico giallorosso pensa alla sfida di stasera contro il Panathinaikos: «Dovremo affrontarla come qualsiasi altra partita, al cento per cento. Questa è la più importante della stagione. Ma domenica lo sarà anche quella contro il Napoli e poi quella con il Milan. Ogni partita è un esame. Sappiamo che questo sarà molto particolare. Dovremo essere impegnati e concentrati al massimo. Abbiamo il cinquanta per cento di possibilità di qualificarci. Loro giocheranno per aspettarci e ripartire in contropiede. Ci faremo trovare pronti per questo».
LEuropa League da affrontare con la migliore formazione. Niente turn- over, per inseguire un sogno: «Mi piacerebbe portare un trofeo a Roma dopo cinquanta anni. Allora si chiamava Coppa delle Fiere. Ma non sarà facile, ce ne accorgeremo con i greci» .
LInter, con tutti i suoi problemi, invece non è alla portata della Roma, secondo Ranieri: « Vinciamo vinciamo ma siamo sempre lontani. LInter questo scudetto può solo perderlo. Vincere lo scudetto sarebbe un sogno bellissimo, ma non ci pensiamo. LInter è di un altro pianeta. Sono sempre convinto che solo loro possono perderlo e noi vogliamo assicurarci uno dei primi tre posti per evitare i preliminari di Champions League. E importantissimo arrivare tra le prime tre».
Rispetto allInter la Roma è cambiata dal punto di vista disciplinare. Nella passata stagione sembrava una squadra isterica. Ranieri lha cambiata anche in questo:
«Non posso parlare degli altri, ma so che ho un ottimo spogliatoio. Quello che chiedo è che non si disperdano energie nervose, a volte capita anche a noi di uscire dal seminato, ma subito rientriamo nella normalità ».
Allassalto dei greci ancora senza Totti e Toni. Il capitano tornerà solo a marzo inoltrato:
«Non credo che si sia sbagliata la cura che sta facendo, nè che si sia perso tempo. Stiamo parlando di un giocatore che avuto più di un infortunio su quel ginocchio, il professor Mariani, lo specialista che lo conosce meglio, ci dà i tempi e noi dobbiamo rispettarli » . Per fortuna in questo periodo i gol li assicura Vucinic: «Tutti devono essere decisivi, anche quelli che giocano solo tre partite. Tutti fanno parte del progetto. Vucinic sta molto bene, i meriti sono suoi. Allinizio lo facevo giocare anche quando non era in piena forma perchè era reduce da infortuni al ginocchio, ha avuto bisogno di tempo, ma ha lavorato sodo e sta raccogliendo i frutti del suo lavoro ».
La Roma fa sognare, ma lOlimpico ancora non si riempie. Stasera, però arriveranno in quarantamila:
« Mi sono chiesto i motivi e non riesco a trovare un perchè. Mi auguro che con i greci i tifosi ci possano dare una grossa mano. Se riusciremo a riempirlo è segno che siamo sulla strada giusta ».
Stasera torna Mexes, ma è difficile rinunciare al Juan degli ultimi mesi. Ranieri sorride e fa un riferimento cinematografico: «Io lo chiamo Benjamin Button, perchè quando sono arrivato sembrava che avesse 40 anni e ora invece ne dimostra 25. Vedremo se giocherà, non mi sembra stanco».
E concentrato sul dentro o fuori di stasera, ma incalzato dalle domande, torna a parlare di Mourinho: «Lui ha questa qualità, sa caricare la squadra, la fa sentire contro tutti, che è sola. I giocatori lo seguono. Poi però si rivedono le partita e capiscono che hanno sbagliato. Tagliavento è stato bravissimo, è stato il migliore in campo. Ma senza fare polemica dico pure che il fallo di Milito su Palombo era grave, così come il contatto di Etoo con larbitro. Credo comunque che larbitro sia riuscito a restare di ghiaccio, ha fatto una grandissima prestazione ».