Serve l'EuroRoma. Brighi: "Un gol al Pana? Perchè no"

25/02/2010 alle 09:44.

GASPORT - Che scarpini si mettono? Quali colori sceglierà Ranieri? Sull’argomento, sor Claudio è più elastico di sir Ferguson, cheli ha vietati ai giovani del Manchester. Ranieri ne vede di tutti i colori, e non fa una piega. Anzi, in questo periodo apprezza particolarmente il giallo da papero di Vucinic, quattro gol nelle ultime cinque partite. «Mirko è rinato, sta raccogliendo i frutti del suo lavoro. È la nostra arma in più». Se lo dice Ranieri, bisognerebbe convincersene tutti. Certo, con Totti (nero vintage, per mancanza di sponsor) e Toni (bianco ciabatta, tipo albergo) dal Così diversi È pur vero che in questa Europa League in tanti hanno segnato e con tutti i colori ai piedi.

Si vede che pure la competizione non soffre di nostalgia, di quando si chiamava Uefa, si entrava dai trentaduesimi e gli unici scarpini consentiti (dal buon gusto, innanzitutto) erano neri come le divise degli arbitri. L’Europa League non fa selezione all’ingresso, si può segnare anche con i mocassini, figuriamoci se qualcuno storce il naso per uno scarpino colorato. I giocatori se ne approfittano, dal grigio metallizzato al celeste puffo. Però, ogni tanto, si beccano ancora rari calzolaio, non è che Claudio abbia molta scelta. Apre la scarpiera e trova colori un po’ sbiaditi.

Così, la scelta del paio da affiancare a Vucinic è drammatica. Il giallo da brutto anatroccolo di Cerci? Il verde speranza di Baptista? O il bianco pantofola di Menez? esempi di classicismo, giocatori che preferiscono la sobrietà.

Due ce l’ha Roma, e i personaggi non potrebbero essere più diversi: il mediaticissimo (ora testimonial pure di partypoker.it) e il riservatissimo Brighi. Entrambi, calzano scarpini neri vecchia maniera. , però, lo fa per necessità, ed è un paradosso: uno come lui, pieno di sponsor, non è riuscito a mettere un’etichetta ai piedi. Forse quella di Brighi, invece, è una scelta. In linea con il personaggio, peraltro.

Mai visto un calciatore tanto sobrio dai tempi di Tommasi. Dove lo metti sta I due sono agli antipodi anche nella classifica stagionale dei cannonieri europei: in testa con 10 reti, Brighi fuori classifica, a zero. Siccome ultimamente ha il piede caldo (doppietta al Palermo), non sarebbe così strano se stasera finisse tra i marcatori. Anche se, considerata l’assenza di Pizarro, giocherà nel suo ruolo, centrocampista centrale, non trequartista. Ma tanto lui dove lo metti sta. «Io mi metto a disposizione del mister», appunto. «Sono migliorato rispetto a qualche mese fa, prima avevo continui problemi fisici. Al Mondiale non ci penso, troppo lontano, devo dare il massimo alla Roma. Segnare? Sarebbe bello— chiosa Matteo —, ma vorrei solo che la Roma si qualificasse». E se non fosse possibile, «ce ne faremmo una ragione, senza isterismi. Le reazioni alla Mourinho non fanno bene a nessuno». Sobrio.