
CORSPORT (P. TORRI) - Claudio Ranieri sul-le tracce di se stesso, Fabio Capello e Nils Liedholm. Che, semplicemente, sono i due allenatori che ha hanno vinto lo scudetto in giallo-rosso nel dopoguerra. Un fi-lotto di diciotto partite con-secutive senza sconfitte, un filotto che assume contorni ancora più importanti consi-derando che di queste diciotto, quindici sono le vittorie e tre i pareggi, sui campi di Inter, Samp e Cagliari dove la Roma si fece rimontare due reti nei mi-nuti di recupero.
Dicevamo Ranieri come Capello e Liedholm. Lo dicevamo perché per ritrovare una Roma in grado di non perdere per così tanto tempo, lultima sconfitta sul campo dellUdinese, in campionato, è datata 28 ottobre dello scorso anno, 104 giorni fa, bisogna risalire allultimo Capello giallorosso, stagione 2003-04, una Roma che rimase imbattuta sino alla sosta natalizia, venti partite utili consecutive, quindici vittorie e cinque pareggi. Con tanto di primo posto in classifica, il tutto gelato alla ripresa del campionato, sei gennaio, il Milan che passa allOlimpico cominciando a colorare lo scudetto di rossonero. Liedholm fece ancora meglio, la sua Roma, nella stagione 1980-81, arrivò a centrare la bellezza di ventisei risultati utili consecutivi, interrotti dalla sconfitta ai calci di rigore nella finale di coppa Italia contro il Torino, senza quella sconfitta che poi sul campo altro non era che un pareggio, il Barone proseguì anche nella stagione successiva arrivando sino a 34 partite senza sconfitte. Altri tempi, altro cal-cio, non sarà facile per Ranieri arrivare a questi numeri, ma certo che, almeno a livello di media punti, non si è mai vista una Roma così. Cosa che è resa ancora più evidente anche dai numeri dei gol, fatti e subiti, dalla squadra giallorossa in questo periodo, trentaquattro quelli messi a segno (con la bellezza di 15 marcatori diversi: Vucinic capocannoniere con 6 reti, poi Totti 5, Perrotta 4, Riise 3, Okaka, Brighi, Cerci, De Rossi, Toni 2, Cassetti, Scardina, Bur-disso, Pizarro, Baptista e Mexes 1), quasi una media di due a partita, appena undici quelli subiti, meno di uno ogni novanta minuti, una cifra che può essere solo garanzia di risultati positivi e che dimostra come il lavoro svolto dallallenatore sulla solidità difensiva della Roma abbia raggiunto lobiettivo dichiarato quando Ranieri sbarcò a Trigoria.
Numeri importanti, numeri che legittimano a sognare, ma che certo non hanno esaurito la voglia di rivincita di Ranieri e dei giallorossi. Domani sera, a Firenze, ci sarà unaltra prova del nove, sul campo di una delle ex squadre del tecnico romanista. Che proprio quando è stato allenatore della formazione viola, ha stabilito il suo record di partite consecutive senza sconfitte. Era la Fiorentina di Batigol, allepoca si fermò a diciannove gare utili, appena una gara in più della striscia aperta con la Roma. Sarà un motivo in più per Ranieri e la Roma, per continuare a legittimare i sogni dei tifosi, letteralmente trascinati da questa squadra e che domani sera al « Franchi» di Frenze si presenteranno in duemilacinquecento, quanti i biglietti che sono stati messi a disposizione per la tifoseria giallorossa, per continuare a sognare. Ormai è una Roma che ha convinto tutti, i risultati e i numeri lo evidenziano in maniera incontrovertibile.