Roma, Coppa e idee «Noi siamo svegli»

04/02/2010 alle 09:34.

GASPORT - Il sogno, a volte, è l’espressione di un bisogno. Vero che oggi la Roma scende in campo per la semifinale d’andata di Coppa Italia contro l’Udinese, ma l’eco delle parole di Daniele De Rossi non si spegne e porta più lontano: «Primato? Lasciamo passare 6-7 partite poi vedremo, anche perché lo scontro diretto contro l’Inter lo giochiamo in casa». Tutto chiaro? Il sogno (con rispetto) non si chiama Coppa, ma scudetto. Ranieri spiega «È questione di cultura— ammette Claudio Ranieri — possiamo tentarle tutte, ma in Italia il campionato è padrone. Lo vedi dal fatto che la partita di ritorno è stato posticipato a data da destinarsi. In ..

Per questo stasera l’impegno non sarà snobbato. Anzi. Verso la sfida In ogni caso, il «lodo » ha l’impatto psicologico per accendere i prossimi due mesi. Facendo solo rotta sull’Inter, infatti, i giallorossi sulla carta avrebbero ragionevolmente modo di arrivare allo scontro diretto in programma il 28 marzo con soli 5 punti di ritardo. Conto facile (si fa per dire). Se i nerazzurri portassero a casa «solo» un punto da Parma e salissero a+9 sulla Roma, (almeno) quattro lunghezze potrebbero essere recuperate quando la squadra di Mourinho giocherà a e a Palermo, sempre che nelle stesse giornate i ragazzi di Ranieri facciano bottino pieno in casa contro proprio Palermo e, guarda caso, Udinese.

D’altronde, lo stesso ha ribadito come la possa togliere energie psico-fisiche ben superiori a quelle della Europa League. E i nerazzurri all’orizzonte hanno un impegno chiamato Chelsea, senza contare che — in caso di passaggio del turno — la concentrazione per la «coppa con le orecchie» crescerebbe esponenzialmente.

Furbi & Svegli Occhio, però, il braccio di ferro con l’Inter è difficile. «Non siamo simili all’Inter— spiega Ranieri—. Stanno su un altro piano, spendono molti milioni, noi no. Noi dobbiamo essere più intelligenti, più svegli di loro. Da diversi anni è così. Il gap è col mondo. Perché non vinciamo più la ? Ci sono squadra inglesi, spagnole che hanno più forza economica e comprano i migliori giocatori. Quelle che non vogliono restare indietro devono essere sveglie, intelligenti e anticipare quello che si può anticipare. Cercare, con la cura di mille particolari, di essere competitivi. Noi da scudetto? Dipende da come sapremo migliorarci. Il nostro mercato? È stato da 8. Noi non possiamo spendere dieci milioni per uno che viene a rinforzare la rosa. Dobbiamo prendere giocatori più forti di quelli che abbiamo, e per quelli ci vogliono svariati milioni Gli altri ci considerano l’anti-Inter. Noi invece pensiamo a lavorare, perché le difficoltà ci sono. Avete visto il Milan, che stava giocando benissimo: nel giro di una settimana ha perso due partite, è uscito dalla coppa Italia, ha pareggiato col Livorno».

Occhio all’Udinese Proprio per evitare inciampi ammonisce sull’Udinese, che è stata l’ultimasquadra a battere i giallorossi (il 28 ottobre) prima dell’inizio del ciclo vincente di 17 partite. «Non capisco come stia lì sotto. È una squadra che merita di entrare in Uefa o in . Ha giocatori giovani e bravi, creano molto gioco e faranno di tutto per farci gol». L’atto finale è una dichiarazione programmatica. «Qui a Roma cercherò di vincere, questa è lamia ossessione». In perfetto stile .