Roma all’inglese. Vai Okaka, li hai già conquistati

02/02/2010 alle 09:33.

GASPORT - Aridatece Okaka. Scherzava Ranieri, sveniva Pradè. Ieri, scherzava ma non troppo Il Romanista: «Ridategli la maglia», titolava in prima il quotidiano giallorosso, con annesso quesito del giorno («Dopo il tacco di Okaka, siamo più romanisti o onanisti?») che testimoniava della goduria per il 2˚ posto, conquistato proprio in virtù del gesto estremo di Stefano. Un peccato, che ci debba lasciare proprio ora che iniziavamo a godercelo. «Ma Stefano è un tifoso vero, è cresciuto con la maglia giallorossa sulla pelle, non se la toglierà mai — rassicurava già ieri mattina papà Austin —. Tutti sogniamo che prima o poi torni a casa». ..

La svolta Perfino gli inglesi si sono ricreduti. Nei giorni precedenti, avevano accolto la notizia del possibile trasferimento di Okaka a Londra con un certo scetticismo. Ieri, invece, il sito ufficiale del Fulham annunciava lo sbarco del ragazzo di Castiglion del Lago con una certa soddisfazione: «Okaka si unisce alla squadra dopo aver segnato un gol decisivo e sbalorditivo ( stunning) nel successo per 2-1 della Roma sul Siena». Già, sbalorditivo. Di quelli che si ricorderanno, che possono rappresentare una svolta. Per lui, il passaggio definitivo nel mondo degli adulti.

C’era una volta un ragazzo precoce che faticava a rincorrere l’età, c’è oggi un uomoche quel gol ha reso più consapevole del proprio talento. «Non so se cambierà in meglio la mia carriera— ha raccontato ieri Stefano a Radio Radio e Teleradiostereo —, io lo spero davvero. Di sicuro, segnare gol così importanti per un attaccante è fondamentale». Tanto sbalorditivo da meritare un’ulteriore descrizione, questa a distanza, dal fumo di Londra: «Ripeto: è stato puro istinto, quando mi è arrivato il pallone di Pit mi sono detto: "Sono troppo avanti con il corpo, posso colpirla solo di tacco". Mi è andata bene».

Aspettatemi Dovranno andare bene i prossimi sei mesi. Stefano sa che l’avventura inglese decreterà la qualità del suo futuro calcistico. Di nuovo alla Roma? Stavolta da protagonista? «Mi è dispiaciuto partire, ma sono convinto che a Londra potrò crescere più facilmente. ARomamagari si pretende tutto e subito, è un ambiente difficile, io ci ho messo un po’ a maturare, ma grazie a Spalletti e Ranieri ho capito come comportarmi. L’avventura al Fulham non potrà che farmi bene, tornerò più forte. Emagari anche la Roma nel frattempo si toglierà qualche soddisfazione. Ci sarà da divertirsi quando torneranno e Toni, loro sì che sono campioni». Lui spera di diventarlo.