Ranieri-Rossi. La rivincita degli incompresi

12/02/2010 alle 09:59.

CORSPORT (A. FANI') - Il destino con loro si deve essere divertito pa­recchio, l’anno scorso. Però poi si sarà senti­to troppo crudele e avrà cercato di rimediare con gli interessi. Claudio Ranieri e Delio Ros­si, ieri gettati nella polvere da dirigenze miopi, oggi esaltati dalla propria professionalità. Ep­poi c’è il domani. Anzi, c’è proprio domani, quando si troveranno di fronte al­l’Olimpico di Roma per Ro­ma- Palermo, una sfida affa­scinante anche per le storie che mette a confronto...



L’EX BIANCONERO
- Claudio Ranieri è stato chiamato al­la dopo il miraco­lo di Parma. Al tecnico romano dissero, “ noi l’abbiamo riportata in A, tu riportala semplice­mente in alto”. Non gli dissero di vincere, i di­rigenti bianconeri, almeno non subito. Ma di creare i presupposti per vincere. In due anni ha conquistato prima un terzo posto, poi un secon­do posto - bollato ufficialmente da Ciro Ferra­ra ma quando ormai era cosa fatta... - in Serie A, sempre garantita. Parentesi: con una rosa di giocatori mai davvero all’altezza, a eccezione di pochissimi casi, della concorren­za milanese. Ranieri ha dato un’anima a quella , ha permesso a Del Piero di vincere la classifica cannonieri nel 2008, ha confermato ad altissimo livello i giovanissimi del vivaio bianconero, da Marchisio a Giovinco, ha impre­ziosito il lavoro con perle ti­po la vittoria a Madrid con­tro il Real (2-1). Ha posto le basi. Da Parma alla , anni dopo un collega che aveva percorso la stessa strada, Carlo . Fini­rà praticamente come Ance-l­otti, con un licenziamento.

Ma per Ranieri sarà addio amaro, senza giustificazioni e senza gratitudi­ne. Oggi la brancola nel buio mentre la Roma,
la Roma di Ranieri, viaggia a ritmi vertiginosi, a ritmi da scudetto che fanno veni­re qualche pensierino in più persino all’Inter corazzata di Mourinho.



L’EX BIANCOCELESTE - Delio Rossi e la Lazio, un viaggio comune durato quattro stagioni. Un viaggio che ha prodotto almeno un paio di risul­tati evidenti, l’ingresso in nel 2007 e la Coppa Italia vinta nel 2009, e una serie di risultati concreti sebbene meno evidenti al grande pubblico: una rotta precisa, definita, un progetto nel senso pieno del termine. Pensato, corretto, perfezionato negli anni da Rossi e il suo staff. Ha valorizzato Pandev, ha portato Le­desma a livelli internazio­nali, ha migliorato il già spiccato senso degli spazi di Rocchi. Rossi aveva co­struito una Lazio logica e vincente. Il presidente Loti­to ha mandato via il roma­gnolo dopo una Coppa Italia vinta e dopo averne minato la pazienza, dopo averlo quasi delegittimato tecnicamente. Adesso la Lazio è sul baratro, virtualmente in Serie B se il campionato finisse oggi. Oggi la Lazio è in gi­nocchio. Il Palermo, il Palermo di Delio Rossi, vola ed è in piena corsa per la Lea­gue, traguardo solo sognato dal club siciliano.



Domani c’è Ranieri-Rossi. Il destino toglie, il destino dà. Il destino si diverte.