Ranieri rincorre i miti e insegue se stesso

06/02/2010 alle 09:33.

GASPORT (A. CATAPANO) - Grandi prestazioni, consumi contenuti, cura dei dettagli, prezzi accessibili, guida sicura. È la qualità totale della Roma. Vince e convince, non spreca troppe energie, ha riscoperto il valore dell’eleganza, è costata molto meno di una squadra di lusso, il suo rendimento è a prova di incidenti. Più affidabile di una Toyota, l’ex auto perfetta.

Arriva La Roma di Fabio Capello è vicina, questa di Ranieri le è piombata negli specchietti. Bastano ancora un paio di accelerazioni. Quella fu insuperabile per 20 partite tra campionato, Uefa e coppa Italia e 128 giorni, dal 31 agosto 2003 al 6 gennaio 2004, quando decise di giocarsela libretto a libretto con una Ferrari (il Milan), uscendone battuta e insicura (di lì a poco perse il primato, e per sempre). Ranieri può pareggiare Capello, ma vincere ai punti: la Roma 2003-04 vinse 15 gare e ne pareggiò 5, questa può arrivare a 17 successi, superando e Palermo.

Mitica Lontana, irraggiungibile, c’è la Roma di Liedholm, la prima di Falcao, che filò liscia per 11 mesi, più dura di una Trabant e con lo sprint di un’Alfetta: 35 partite senza sconfitte (16 vittorie e 19 pareggi, allora contavano di più), le ultime 28 partite della stagione 1980-81 e le prime 7 della successiva. Dentro, una coppa Italia e un quasi scudetto (il quasi fu imposto a Torino e a Turone).

Incroci Con chi esordì in A da giocatore Ranieri? Con Scopigno, a Genova il 4 novembre 1973. Per la prima replica, dovette aspettare il 23 dicembre, entrato al posto di Peccenini a 20’ dalla fine. In panchina, a quel punto c’era già Liedholm. E in campo, avversaria la . E qui torniamo all’inseguimento, questo ancor più suggestivo, come solo le sfide con se stessi sanno essere. Ranieri vuole superare Ranieri. Il suo record di imbattibilità risale alla stagione 1995-96, da allenatore della : 19 gare, 11 vittorie e 8 pareggi, una cavalcata che portò i viola al 3˚ posto e in finale di coppa Italia. Romanisti, non ci mettereste la firma? P.s. C’era una volta l’auto perfetta, la Toyota. Oggi il mito è crollato, vittima dei componenti elettronici e, dicono, del culto di se stessa. Complacency, eccesso di fiducia in sé, di questo ha peccato. Ranieri non corre questo pericolo, alla guida dell’Alfa già punta le 11 vittorie consecutive di Spalletti. Anche se oggi viaggerà in treno.