
CORSPORT (G. D'UBALDO) - La ferita della eliminazione dallEuropa è ancora aperta e brucia, fa male, ma non cè tempo per fermarsi a curarsi e riflettere. Oggi la Roma torna in campo, cercando di scrollarsi di dosso quel magone che da giovedì sera rende storte le giornate della Roma giallorossa. Claudio Ranieri ha avuto due giorni per far capire ai giocatori che bisogna voltare pagina, che bisogna evitare certi errori, certe pericolose amnesie. Lo ha detto senza alzare la voce a un gruppo al quale finora deve soprattutto dire grazie...
Ranieri sa come è facile a Roma passare dall'entusiasmo alla depressione, che bisogna evitare certi errori, certe pericolose amnesie, per questo sa che va evitata a tutti i costi un'altra battuta d'arresto a Napoli, una trasferta che teme parecchio. Lo ha detto senza alzare la voce a un gruppo al quale finora deve soprattutto dire grazie.
Ma per ripartire ripensa agli errori di giovedì: « Credo che dobbiamo essere lucidi nellanalizzare le partite. Ci sono stati dieci minuti di sbandamento e di follia che non ci devono portare fuori strada. Sono amareggiato, deluso, come tutto il popolo romanista. Volevamo andare avanti, non avremmo voluto rinunciare a niente. Nella mia carriera non mi è mai piaciuto fare delle scelte, considerare meno importante un traguardo. Io me la voglio giocare sempre».
Con i giocatori ha insistito sullimportanza di gestire le partite: «Il rigore non è arrivato in una situazione di pericolo. Comunque dopo il pareggio avevamo tutto il tempo per riportarci in vantaggio. Invece questa voglia di far bene non ci ha fatto essere lucidi. Pizarro cera ad Atene e abbiamo perso lo stesso, ma ci è mancato quel giocatore che ci facesse ragionare per evitare di esporci al contropiede. E stata una grandissima delusione, ma la squadra è rimasta squadra, ci ha messo anima, determinazione, è uscita dal campo a testa alta. Tutta questa rabbia deve essere trasformata in energia positiva, perché ci aspetta a Napoli una partita difficile ».
Napoli e Milan, le due prossime partite saranno decisive per il cammino della Roma:
«Io sono sempre portato a lavorare e a fare un bilancio alla fine. Dobbiamo continuare, abbiamo due partite importantissime, abbiamo il Milan a un punto che vogliamo riprendere, ma dobbiamo guardarci dietro dalle altre, ci sono tante pretendenti alla Champions League, dobbiamo cercare di tenerle lontane».
Ranieri si aspetta una reazione dalla Roma:
«Voglio vedere la squadra giocare come ha sempre fatto, contro un avversario che va a mille. Ci aspettiamo una partita tosta, contro una squadra veloce, che avrà il San Paolo pieno che la spinge. Come allOlimpico il pubblico è una componente importante. Ma quella principale sono i giocatori in campo e noi dobbiamo dare una risposta. Non credo che avremo contraccolpi psicologici, la squadra ha sempre risposto in modo positivo dopo una caduta. Questa è una partita che tutti vorrebbero giocare, recitare in un teatro stracolmo è il massimo per qualsiasi attore. Sarà una bella partita, loro ci stanno aspettando da una settimana. Dovremo essere pronti. I ragazzi devono reagire».
Ritorna a Napoli, dove è rimasto una stagione e mezzo agli anizi degli Anni Novanta:
«E stata unesperienza bellissima, il dopo Maradona non era facile, è stata una fase formativa della carriera, a Napoli ho scoperto il calcio».
Fa ancora un accostamento con unaltra disciplina sportiva: «La mentalità vincente a questa squadra non manca, non dobbiamo pensare a teorie che non esistono. Questo è lo sport. La Kostner è andata alle Olimpiadi e non ce lha fatta, bisogna abbracciarla e ringraziarla lo stesso. Limportante è metterci sempre la massima determinazione».
Napoli e Milan per la Roma acciaccata, spuntata e un po stanca sono due ostacoli insidiosi. Potrebbero bastare due pareggi, per mentenere le stesse distanze da due dirette concorrenti per la Champions League:
«Non firmerei per il pari, le partite me le voglio giocare sempre, poi durante la gara può capitare di accontentarsi». Magari anche inserendo un centrocampista in più, con il solo Vucinic in attacco: «Tutto è possibile, vediamo». E unipotesi anche questa.