LA REPUBBLICA - «Io voglio riportare un trofeo europeo a Roma, è questo il mio obiettivo». Il proposito di Claudio Ranieri la dice lunga su come il tecnico sia intenzionato ad affrontare il ritorno di stasera contro il Panathinaikos (ore 19, andata 3-2 per i greci). «È un esame estero, contro una squadra prima nel suo campionato. Dopo 50 anni - si chiamava coppe delle Fiere - mi piacerebbe riportare un trofeo nella capitale. Anzitutto deve esserci il sogno, poi l´azione, perché a contare sono i fatti. All´altro sogno non ci pensiamo, invece: l´Inter è di un altro pianeta, solo loro possono perderlo».
Passaggio agli ottavi, quindi, dell´Europa League, poi ci sarà il Napoli, trasferta di domenica. «Pensiamo a un impegno per volta. Intanto spero che l´Olimpico si riempia». E dovrebbero essere 40mila gli spettatori, stasera, con 6mila sostenitori greci. Non ce la fa Pizarro: un problema al polpaccio che lo mette in dubbio anche per Napoli. Al suo posto Brighi.
Non convocati Totti, Toni e Julio Sergio, Ranieri è indeciso tra Menez e Cerci (favorito) sulla destra e Baptista probabilmente in panchina e Vucinic centravanti. In difesa potrebbe riposare Juan, a favore di Mexes, con il tecnico che ricorre al paragone con il film su un uomo "al contrario", nato vecchio e ringiovanito nel corso della vita: «Lo chiamo Benjamin Button perché quando sono arrivato sembrava avesse 40 anni, mentre adesso pare ne abbia 25».