IL MESSAGGERO (S. CARINA) - E forse il più deluso. I sei minuti nei quali il Panathinaikos annienta la Roma, Ranieri ancora non riesce a spiegarseli: «Dispiace perché sommando il finale di Atene e quello di oggi (ieri, ndr), ci siamo giocati la qualificazione in dieci minuti». Erano sei anni che la Roma non prendeva tre gol allOlimpico in ambito europeo: lultima volta era accaduta in Champions con il Real Madrid. Un blackout
La legge dellOlimpico (14 vittorie consecutive dopo il ko del 25 ottobre contro il Livorno) viene meno nel momento più importante della stagione: «Mi dispiace soprattutto per la gente che è venuta in massa per sostenerci. I nostri tifosi sono stati fantastici. Bisogna comunque saper accettare la sconfitta, anche se il Panathinaikos era alla nostra portata. Sono rammaricato perché ci tenevo veramente tanto a superare il turno».
Non boccia la squadra: «Ai ragazzi non rimprovero limpegno perché comunque ce lhanno messa tutta. Non era facile provare a reagire dopo i tre gol subiti nel primo tempo. Siamo andati vicini anche al pareggio e forse poteva cambiare qualcosa».
Per la prima volta in questa stagione, dopo una sconfitta, parla delle assenze: «Fino ad ora le avevamo mascherate bene. Tuttavia nelle partite internazionali le avverti di più».
A proposito, doccia fredda per quanto riguarda le condizioni di Pizarro: «Aspetto il responso dei dottori. Mi auguro di averlo a disposizione per la gara con il Milan. Con il Napoli non ci sarà né lui e nemmeno Julio Sergio».
Ha un moto dorgoglio e prova a reagire: «Ora non abbattiamoci. Serve un colpo di spugna e ripartire da Napoli, dove ci aspetta una partita difficilissima. Non possiamo permetterci di pensare troppo: il nostro obiettivo rimane quello di entrare in Champions dalla porta principale. Ora penseremo solo al campionato e avremo più tempo per allenarci».
Analizza la prova di qualche singolo: «Doni? Per me non ha colpe. Sul gol di Cissé lo ha fatto allargare il dovuto, dovevamo essere più veloci a recuperare. Mexes? E appena rientrato ha bisogno di qualche partita per recuperare al meglio». Chiusura stizzita: «La buona sorte? In passato qualcuno me laveva rinfacciata. In realtà dovrebbe arrivare al momento giusto».