IL ROMANISTA (T. RICCARDI) - «Dovevamo chiuderla prima». Il record di Capello, ventuno risultati utili consecutivi, resta di Capello. A Claudio Ranieri, invece, rimane solo lamarezza per una sconfitta paradossale, ieri col Panathinaikos. Una partita dominata per quasi tutti i novanta minuti, sfuggita nel finale per un paio di dormite in difesa in situazioni da calcio da fermo e per una bella incornata di Cissè, che ha chiuso i giochi.
E sembrato di rivivere la rimonta di Cagliari del 6 gennaio scorso, maturata nei minuti di recupero, dopo aver condotto quasi tutta la gara con un vantaggio di due gol. La sconfitta di Atene ha il sapore della beffa, è vero, per come è arrivata, ma non pregiudica la qualificazione agli ottavi di finale di Europa League. Basterà vincere 1-0 al ritorno per portare a casa il risultato. A Ranieri dei numeri e delle statistiche non interessa nulla (a proposito, è anche la prima sconfitta della Roma in Grecia), lo aveva ripetuto a più riprese nei giorni scorsi. Lallenatore vuole parlare solo della partita. «Evidentemente cè stato un black out lanalisi del tecnico giallorosso dopo i novanta minuti a Mediaset -, abbiamo preso due gol da palle inattive, dove in genere siamo abbastanza bravi. Cè poco da dire, dovevamo chiuderla prima e invece non ci siamo riusciti. Peccato, perché avevamo la gara in mano, volevamo vincerla, glielo avevo anche detto ai ragazzi durante lintervallo, ma non siamo stati determinati nel modo giusto. Cè rammarico, se avessimo vinto, avremmo pensato con più tranquillità agli impegni con Catania e Napoli. Il ritorno? Dobbiamo vincere senza fare tanti calcoli- Sapevamo di dovercela giocare nei 180 minuti».
Sui gol dei greci, Doni (subentrato a Julio Sergio nel primo tempo) non è sembrato irreprensibile: «Sicuramente è stato difficile per lui ancora Ranieri. - Poi giocare in notturna, con questi palloni che scivolano non è semplice. Parlerò con lui per capire come è successo. Ora, però, diamogli tempo». Anche il cambio di Vucinic ad un quarto dora dalla fine non ha convinto: «Lho tolto per farlo riposare e metter un 4-3-3 in avanti spiega lallenatore -. Non a caso il rigore di Cerci è venuto da una situazione dattacco di questo tipo. Menez? E un talento, ha bisogno di tempo per venire fuori, ma ce la farà». Guai, però, a parlare di Roma distratta dal campionato e dalla rincorsa allInter: «Sarebbe veramente sciocco pensare più al campionato che alla coppa. Il nostro obiettivo è più questo. La squadra ha tutte le qualità far bene in Europa». Infine, sui rientri di Totti e Toni: «Ci vuole ancora un po di tempo, dovrò valutarli a Trigoria nei prossimi giorni».