«Quel 2-1 ci ha tagliato le gambe»

26/02/2010 alle 08:59.

IL ROMANISTA (P. BRUNI) - Delusione e rabbia. Nessuno, neppure il più pessimista, poteva immaginare un simile epilogo in Europa League. I volti sono scuri e la voglia di parlare è poca, quasi nulla. L’amarezza per ciò che poteva essere e, invece, non è stato è lo specchio dell’ennesima “partita del cuore” finita come la storia romanista ha sempre raccontato: male. Daniele De Rossi, non ci sta. Lui, abituato sempre a lottare, non riesce a farsene una ragione. La sua Roma, dopo l’illusorio vantaggio iniziale di Riise, si è spenta nel giro di cinque minuti. Tre gol come ad Atene, evento rarissimo per una squadra ormai educata a fare della fase difensiva la sua arma migliore: «E’ brutto uscire in questa maniera da una competizione che era alla nostra portata, specialmente con questa splendida cornice di pubblico a sostenerci. Dispiace non aver potuto salutare i tifosi, ma il nervosismo a fine partita era troppo».

La chiave dell’incontro è stato il suo presunto fallo da rigore sul giovanissimo talento bianco verde, Ninis: «Il penalty è stato la svolta della sfida e il secondo gol, preso a breve distanza dal primo, ci ha tagliato le gambe. L’ho toccato con il ginocchio ma lui è andato a terra da solo a palla già persa». Un paio di episodi che hanno tagliato le gambe ai giallorossi e riportato sulla terra una squadra, fino ad oggi, quasi impeccabile: «Ripeto, dispiace uscire perché in questa competizione, seppur fossero presenti squadre di grosso calibro, mancavano Manchester, Barca e altri come loro. Avevamo la possibilità di dire la nostra».

DDR, poi, spiega l’episodio che, nel primo tempo, l’ha costretto per qualche minuto a scendere negli spogliatoi: «Sono dovuto correre giù per una botta al basso ventre che mi ha costretto ad andare in bagno». Adesso, in attesa di conquistare la finale di coppa Italia, non resta che tuffarsi nel campionato. Il match di domenica pomeriggio a vale come una finale. Vincere, vorrebbe dire fare un passo importante verso la qualificazione in e, cancellare nel giro di appena due giorni, la cocente eliminazione europea. Il gruppo potrebbe sembrare un po’ scarico. Il capitano di “coppa”, al contrario guarda con ottimismo al futuro: «Non siamo in crisi, come ha detto qualcuno. Il momento è positivo e dobbiamo concentrare tutte le nostre energie sul campionato nonostante abbiamo delle assenze pesanti che hanno influito anche stasera (ieri – ndr)».