Però adesso calma, una sconfitta ci sta. E comunque ripeto, occhio al "gentilino"

20/02/2010 alle 11:33.

IL ROMANISTA (M. CATALANI) - Giovedì abbiamo perso una partita che tra l’altro avevamo dimostrato di poter tranquillamente vincere. La tragedia. Tutti con le mani nei capelli e chi non ce li ha... da altre parti. Qualcuno forse immaginava che non avremo più perso da qui al tremila, ma il calcio non è così. Senza scomodare nessuno di importante, ho visto perdere l’Aiax di Cruyff, il Real di Di Stefano, il Brasile di Pelè e la Lazio di chi c’era, c’era... ma quelli sono abitudinari. Per carità ho visto anche vincere spesso, ma non sempre.

Per carità siamo belli per questo, ma calmiamoci. La sconfitta ci sta, anche se atipica. Lo sport dei più adesso è quello di ricordarsi di “ari-insultare” la Sensi, gli stessi che prevedono che le dieci piaghe d’Egitto si stiano per abbattere sulle nostre teste giallorosse. Un po’ come piazza Venezia, gli stessi... svelti a Piazzale Loreto. Tranquilli. Abbiamo perso una partita e se doveva essere... perfetta l’Europa League, manifestazione inutile che più va avanti e più detesto.

Una domanda: qualcuno di voi si ricorda chi l’abbia vinta lo scorso anno o qualche squadra uscita titolata negli anni precedenti? Le quattro semifinaliste di te le ricordi a memoria, ma non è facile tenere a mente la vincitrice della coppetta di serie B. E’ la coppa dei laziali europei, roba da Zarate e Stendardo. Lotito ci sguazzerebbe, ce farebbe un centinaio di apparizioni televisive e un paio di mille in tribunale.

Noi no. Siamo la Roma e meritiamo palcoscenici diversi. Abbiamo perso una partita? E allora? E che ce frega, l’unica realtà è che al ritorno dovremo scendere con i giovanissimi di Montella, così ce la togliamo dalle scatole e ci concentriamo sul terzo posto per la Coppa vera.

Attenzione ve l’ho scritto credo due giorni addietro, è partito il “gentilino”, la deve andare in e con lei Inter e Milan. Questione di soldi e di... share. E poi avete visto lo schifo di Bayer- ? A parte che delle disgrazie di Della Valle uno puo’ anche sorridere (io sono uno schifoso e lo faccio), ma quella partita ha anche un altro significato. La Germania è quella che preme alle spalle dei resti italiani. Fuori un’italiana e dentro un paio di tedescone e la classifica Fifa cambia. Un’altra bottarella e l’Italia avrà tre posti per la Champion e la Germania quattro, ciucciato il nostro.

Cosa significa? Che conoscendo la penisola calcistica, la Roma e con lei molte altre, la Coppa dei grandi non la vede più, visto che i tre posti saranno sempre occupati da chi sappiamo. Allora ci giocheremo felici e cornuti l’Europa di serie B, anche perché solo quella ci faranno fare.

Un’ultima preghiera: domani non fischiate all’annuncio delle formazioni Doni e Baptista, perché ci facciamo male da soli. Anche io andrei a prendere Baptista a casa dopo averlo visto giocare ad Atene. Ma io, verme come pochi, lo farei solo per dare un’occhiatina alla fidanzata.