IL ROMANISTA (M. GIAMMARIOLI) - Ho letto con molta attenzione i commenti dei colleghi inviati ad Atene ma con attenzione maggiore ho voluto seguire, attraverso letere, gli umori della tifoseria giallorossa al termine della partita e nella giornata di ieri. Dal confronto tra le due opzioni ho tratto alcune riflessioni che vado come di consueto a condividere con voi. Credo che la prima riflessione, per motivi di urgenza, vada dedicata a Doni.
Troppo facile unirsi al coro di chi lo ritiene lunico responsabile della sconfitta ateniese. Daltronde la cronaca della partita fotografa esaurientemente la sua prestazione ma quello che personalmente mi preoccupa maggiormente è lapproccio dellex numero uno giallorosso alla partita; i rapporti con Bertagnoli che non ha neppure salutato al momento del cambio; i rapporti con i compagni in generale e con quelli di reparto in particolare. In estrema sintesi mi è parso totalmente avulso dal contesto del gruppo; i difensori dimostrano di non fidarsi di lui e lui sembra non fare nulla per tranquillizzarli; ha dato la sensazione di non gradire il ruolo di riserva ma di non fare assolutamente niente per riconquistarsi il posto di titolare.
Lo dico francamente: non me ne frega nulla di salvaguardare un patrimonio della società che gli elargisce uno stipendio da top-player e mi frega ancora meno che il ragazzo possa demoralizzarsi per le critiche ricevute. Ranieri ha fin qui dimostrato di non guardare in faccia nessuno e di mandare in campo chi è più in forma e soprattutto chi crede maggiormente nel suo progetto per cui mi auguro che coerentemente con il suo credo faccia giocare contro il Catania Lobont e lo lasci tra i pali (fino a prova contraria) fino al rientro del titolare che è indiscutibilmente Julio Sergio Bertagnoli.
Detto di Doni va subito aggiunto che non è il solo responsabile della sconfitta. Per restare al reparto difensivo non sono esenti da colpe neppure Motta e Burdisso per non parlare, salendo a centrocampo, di Brighi e De Rossi mentre Baptista è ripiombato nel più assoluto anonimato facendo dimenticare quel poco di buono (molto poco) che aveva prodotto nelle precedenti partite. Buono, a mio avviso, limpatto sulla partita di Cerci mentre dopo aver visto Menez (impiegato come al solito per una manciata di minuti) resto più che mai radicato alla mia convinzione: gli faccia giocare una partita intera prima di emettere il verdetto finale che al momento non potrebbe che essere di colpevolezza.
Nonostante tutto la Roma ha dimostrato di essere nettamente superiore ai greci e di poter agevolmente passare il turno giovedì prossimo allOlimpico ma per farlo Ranieri sarà costretto a schierare la formazione migliore a soli tre giorni dalla partita contro il Napoli ed è inutile ricordare limportanza di quel match nel contesto futura Champions League.
Ma intanto domani arriva il Catania di quel simpaticone di Mihajlovic. Confidiamo come sempre nelle capacità di Ranieri di ricaricare la sua truppa per lasciare intatto il vantaggio che abbiamo sulla quinta in classifica; poi da lunedì si penserà ai greci. Nel frattempo un appello ai tifosi: tutti al botteghino per riempire lOlimpico giovedì sera!