L'unico blocco Mondiale è quello della super Roma

16/02/2010 alle 10:23.

LIBERO (F. SANTINI) - Ma quale blocco Juve! Semmai se proprio Mister Lippi deve prendere un intero reparto senza toccare nemmeno una pedina, o quasi, farebbe bene a fare un pensiero al blocco del centrocampo della Roma. La deduzione è fin troppo semplice. La difesa della Juventus che è quella della Nazionale, mostra limiti impressionanti e non fa dormire sonni tranquilli ai tifosi e crediamo anche al ct. Cannavaro sta attraversando un periodo molto preoccupante. Lo stesso Buffon, saracinesca dell’Italia Mondiale 2006, mostra un’imbarazzante imprecisione nelle uscite e nelle prese, evidentemente reso insicuro dall’instabilità dei compagni ..

L’ALTERNATIVA

Zac cerca di scompaginare le carte in tavola e istruire la difesa a 3: un’impresa quasi impossibile per difensori abituati a giocare a 4. A fronte dell’asfitticità del gioco difensivo juventino, si contrappone idealmente la quadratura del cerchio di centrocampo della Roma che appare impressionante. La qualità e la quantità espresse dal pacchetto formato da Perrotta, Pizzarro, , Taddei e Brighi è alla base del filotto d’oro dei giallorossi che in 14 partite hanno recuperato all’Inter 7 punti.



Vediamo i singoli casi. è titolare della nazionale. Perrottaè sempre stato nelle grazie di Lippi che lo schierò in Germania e disputò un Mondiale di prim’ordine. Taddei, brasiliano di nascita, si è già offerto a Lippi avendo passaporto italiano. E se il ct dovesse cambiare idea sugli oriundi… Brighiè la grande sorpresa di questa Roma. La sua duttilità tattica consente a Ranieri di schierarlo come jolly del centrocampo. Contro il Palermo, ha giocato nel ruolo di Perrotta, a riposo per , ha segnato due gol e fatto un assist per il gol di Baptista. È una prerogativa della storia recente della Roma. La squadra sin dai tempi di Spalletti ha spesso rinunciato a giocare con la prima punta e favorito gli inserimenti del centrocampo in fase offensiva e realizzativa.

Gli esegeti del calcio ammoniscono che né Spalletti né Ranieri hanno inventato nulla. Il gioco della Roma non sarebbe che la coniugazione attuale del glorioso gioco dell’Ungheria Anni ’50, il famoso “WM”, con Hidegkuti, centravanti arretrato. In pratica è il ruolo ricoperto da , quando gioca da solo là davanti. Questo escamotage consente ai romanisti di fare anche a meno della prima punta, Luca Toni, infortunato, ma di non risentirne in maniera eccessivamente negativa. Basta dare uno sguardo allo score dei centrocampisti della Roma. ha realizzato 5 reti, Brighi e Perrotta 4, Taddei e Pizzarro una. Siamo a quota 15 gol sui complessivi 42. Ma la cintura di centrocampo sa lavorare anche molto bene in fase di interdizione. Il che consente al pacchetto arretrato romanista di sganciare a turno i propri esterni. Riise ha segnato ben 4 reti, Cassetti 1, nel derby controla Lazio. E in gol sono andati anche i centrali Burdisso 2 e Mexes, 1. Il totale fa 8 che sommato ai 15 del centrocampo fa 23 gol, più della metà del totale reti realizzate dalla Roma in questo campionato.

E ALEX...

Un’ultima annotazione che si trasforma in un altro consiglio a Marcello Lippi. Ha 35 anni emolti ogni anno lo danno per finito. Ma l’altro ieri, il “vecchio” Alex Del Piero ha fatto vedere di che stoffa sia fatto: il suo gol su azione dopo l’esplosivo 1-2 con Diego, è una perla del suo riconosciuto repertorio di fuoriclasse indiscusso. L’azione che ha portato al tanto contestato rigore sarebbe meglio non ascriverla al palmares del numero 10 bianconero, ma facciamo notare come anche in quel frangente, Pinturicchio a fine partita avesse ancora tanta benzina in corpo da riuscire a farsi rincorrere dal difensore genoano Socratis Papastathopoulos, 22 anni, di ben 13 quindi più giovane di Alex. Se Lippi cerca un outsider…