La spinta di De Rossi «Roma, ripartiamo»

26/02/2010 alle 10:09.

CORSPORT (P. TORRI) - Per capire la Roma del dopo Pana, bastava guardare la faccia di De Rossi. Quella di un giocatore che ancora non è riu­scito a darsi una spiegazione di novanta minuti che nessuno vo­leva finissero in questa maniera. E’ la faccia di un capitano che ha fatto fatica a riconoscere pu­re se stesso, costretto nel primo tempo a un inedito o quasi quan­do è rientrato negli spogliatoi per un paio di minuti («Avevo preso un colpo al basso ventre, mi era venuto lo stimolo di an­dare al bagno, ma era solo uno stimo­lo»), andato oltre le righe dopo quel ri­gore che ha cam­biato parecchio, provocato proprio da una sua entrata di cui si poteva fa­re sicuramente a meno, con un suc­cessivo scambio di battute non pro­prio amichevoli con uno degli arbi­tri di



Ma è un ragazzo troppo a posto per mettere in dubbio quel rigore: « Lo am­metto, il giocatore greco l’ho toc­ con il ginocchio, ma è an­che vero che lui si è buttato. Lì, purtroppo, dopo quel rigore che ha rimesso tutto in gioco, abbia­mo avuto una decina di minuti di black- out, dieci minuti che ci sono costati l’Europa. Gli episo­di ci sono stati tutti contro, siamo stati puniti ogni volta che abbia­mo sbagliato una cosa, doveva­mo stare più attenti, in particola­re dopo essere passati in vantag­gio, sarebbe stato sufficiente ru­bare palla per andare a fare il secondo gol che probabilmente avrebbe chiuso il discorso quali­ficazione. Invece è successo l’esatto contrario. E’ vero, ci mancavano giocatori importan­ti, sì anche Pizarro, penso che tutti voi siate in grado di capire quanto possa essere importante il cileno, ma è anche vero che siamo abituati a convivere con le assenze, finora eravamo riusciti ad andare oltre. Ci rode tantissi­mo, soprattutto per i nostri stra­ordinari tifosi, l’Olimpico stase­ra era uno spettacolo, ci dispia­ce non essere andati alla fine a salutarli come avrebbero merita­to, perché se è vero che stavolta la Roma ha perso, è altrettanto vero che i nostri tifosi, come sempre, hanno vinto, anche se so che questo non li consolerà per niente» .



Sarà una botta dura da mandare giù da parte di una Roma che non era più abituata a con­frontarsi con la sconfitta, reduce da una striscia di quattordici vittorie consecutive nel suo stadio, arrivata a pensare, senza dirlo, che per il di­scorso scudetto c’è pure lei. Il Pana­thinaikos ha ripor­tato tutti sulla ter­ra, sperando che non ci siano da pa­gare conseguenze, a cominciare dalla sfida, delicatissima, di do­menica prossima al San Paolo di : «Ora dovremo cercare di gestire nel miglior modo possibi­le questa sconfitta con elimina­zione dall’Europa League che era un nostro obiettivo. Per farlo dovremo avere ben presente quello che abbiamo fatto nei quattro mesi precedenti, metten­doci subito alle spalle questa sconfitta con i greci che, ripeto, è arrivata dopo mesi in cui la Ro­ma le aveva vinte quasi tutte. Dobbiamo sapere che per noi questo rimane un periodo positi­vo, siamo arrivati a cinque pun­ti dal primo posto e a uno dal se­condo, dobbiamo ripartire da qui, la Roma vera non è quella che si è vista contro i greci» .