![](/IMG/DIRIGENTI/BIG-lotito LR24 mancini.jpg)
IL ROMANISTA (M.CATALANI) - Come state cari miei? E una bella settimana? Passato un buon week-end? Cosa avete fatto? La solita noiosa ma generosa gita fuori porta con la famiglia, lontani dal lavoro e dallo stress di tutti giorni? Sappiamo, è dura la vita dellitaliano medio. Lavoro, famiglia, mai una gioia, solo problemi e sacrifici. E dei figli vogliamo parlarne? Più crescono e peggio è. Mia nonna diceva sempre: ...figli piccoli, problemi piccoli... figli grandi, problemi grandi.
avete fatto? La solita noiosa ma generosa gita fuori porta
con la famiglia, lontani dal lavoro e dallo stress di tutti giorni? Sappiamo, è dura la vita dellitaliano medio. Lavoro, famiglia, mai una gioia, solo problemi e sacrifici. E dei figli vogliamo parlarne? Più crescono e peggio è. Mia nonna diceva sempre: ...figli piccoli, problemi piccoli... figli grandi, problemi grandi.
Sagge parole. Uno lavora tutta la settimana, fa sacrifici per sbarcare il lunario e la domenica... peggio! La famiglia ti aspetta al varco, come la Gerit, pronta a succhiarti il sangue, le ultime forze. E le mogli? Sposatevi... sposatevi! Passa poco tempo e sono lì... pronte con la bocca spalancata e la faccia da Simpson a urlare, a dare ordini, a dire che non fate nulla per lei e pensate solo a voi
stessi. Un inferno. Quanti di voi cari lettori hanno pensato tante volte di non poterne più, di scappare lontano alla ricerca dei propri spazi, di un momento tutto suo, senza rotture di scatole. Qualcuno avrà anche detto ad alta voce Me suicido!
Non ne posso più.... Non lo fate, non è questa la cosa giusta. Ci sono io, piccolo uomo dei nostri tempi a dirvi che sarebbe la cosa sbagliata. La vita è meravigliosa, recitava il titolo di un bellissimo film di Frank Capra datato 1946. Chi di voi non lha visto o sfiorato nelle notti di Natale quando le tv fanno a gara nel rimandare vecchi film in bianco nero dal finale bello, felice e commovente. Non esito a dirvi che la prima volta che vidi il vecchio James Stewart nei panni di George fare il giro delle case gridando a tutti buon natale ,ebbro di felicità per avere capito il valore della sua vita, molte lacrime bagnarono il mio viso. Il vecchio George voleva suicidarsi, sommerso dai debiti e da una vita buia nella quale non sembrava esserci neanche una piccola via di uscita.
Ma il suo angelo custode non volle saperne di abbandonarlo e come in Sliding doors gli mostrò cosa sarebbe stata la vita delle persone che amava se lui non fosse mai nato. Nel raccontarlo, ancora una volta a stento trattengo le lacrime.
E allora... Amici! Gridate forte insieme a me al cielo di Roma, a Lui, il nostro Claudio: Non suicidarti!, non chiudere prematuramente la tua vita, oppresso dagli insuccessi, dai debiti, dai dispiaceri. Io sono il tuo angelo custode. Pensa, piccolo Claudio, cosa sarebbe stato della la nostra vita, noi che ti amiamo in modo sincero, disinteressato e totale, se tu non fossi mai nato. Con amore.
P.S: Chiediamo al sindaco Gianni Alemanno di istituire il 9 maggio, data di nascita del nostro Claudio una giornata di festa nel calendario comunale. Lui lo merita, la città lo chiede.