«L’Inter? Preferisco andare a cena fuori»

14/02/2010 alle 08:57.

GASPORT (A. CATAPANO) - Patenti, motori, ecologia. Rosella Sensi sventola la sua sotto il naso di Zamparini, beffato perfino da Baptista, sul quale alla vigilia aveva fatto dell’ironia: quando il presidente del Palermo mise in dubbio le capacità di guida della Sensi («Gli hanno dato una Ferrari, ma non ha la patente», disse nel 2005), aveva solo il foglio rosa e gli serviva l’accompagno. Oggi è abilitata per qualsiasi cilindrata. «Non voglio raccogliere le dichiarazioni di Zamparini, purtroppo lui è fatto così — dice —. Ma forse ha ragione, io devo ancora imparare molto».

Intanto, però, queste quattro pappine al Palermo... «Questa è la Roma che conosciamo, abbiamo un grande allenatore e ottimi giocatori, competenti e professionali. Non penso all’Inter, con la mente sono già ad Atene».



Collaudatore promosso
Se l’Inter alterna turbo e motore elettrico (copyright Ranieri), la Roma è la vettura più ibrida del campionato: garantisce prestazioni, consumi ridotti e rispetto dell’ambiente. Macina chilometri come un diesel, sfrutta il turbo per accelerare, mette le pile per non sprecare energie. Alterna piloti come in una 24 Ore, e tutti garantiscono la stessa guida pulita, grintosa, veloce, che ha portato la squadra al 2o posto con sei vittorie e 20 risultati utili consecutivi (record di Capello eguagliato). Ieri è toccato a Matteo Brighi, più spesso collaudatore che pilota, sceso in pista al posto di Perrotta. Si è fatto un bel regalo di compleanno (oggi compie 29 anni). «Il segreto è allenarsi bene, come se dovessimo giocare tutti — racconta—: il gruppo non assegna posti da titolare o in panchina. Siamo tutti importanti».

Come la stagione che sta vivendo la Roma. «Vogliamo arrivare più in alto possibile, domani (oggi, ndr) tiferò , come nella pubblicità. Ma l’Inter è fortissima, dovrebbe perdere qualche punto. Non so se noi reggeremosempre questo ritmo, ci proveremo. E intanto ci rituffiamo in Europa, anche quella conta per noi».



Mini capitano
Un’altra vittoria, un’altra dose di euforia collettiva. Ma Ranieri, l’uomo dei sogni (come l’ha definito Repubblica), sa che alla Roma non è tutto oro quello che luccica. «Siamo più statici, ci fanno troppi tiri, risolviamo questo problema prima che sia troppo tardi. Il Palermo ci ha fatto soffrire nel primo tempo, noi abbiamo approfittato di una loro indecisione per andare in vantaggio e a quel punto la partita si è messa in discesa. Il 2o posto? Il campionato è ancora lungo, siamo in tante per la . Domani (stasera, ndr) non guarderò l’Inter, andrò a cena fuori».

Difficilmente con , cui non ha risparmiato un’altra sostituzione dopo 45’. «Non era concordata, se lo avessi chiesto a lui mi avrebbe risposto che stava bene. E invece Francesco è ancora al20% e io lo devo gestire così, ma piano piano tornerà quello vero». Intanto, fino ad allora, «dovremo dosare le nostre energie, ci attende un periodo pieno di partite difficili — prevede il capitano—. Lo abbiamo cominciato battendo il Palermo, un successo fondamentale. Aspettiamo i risultati delle altre, poi guarderemo la classifica». Lui forse l’Inter la vedrà.