Julio Sergio: Quanto lavoro!

08/02/2010 alle 09:52.

CORSPORT (P. TORRI) - C’è chi lo chiama Sergio. Chi Julio. Chi, fino a qualche mese fa, diceva Julio Sergio chi? Per i tifosi della Roma è sempre più il gatto. Poi, dopo quello che ha fatto qui a Firenze, chissà che verrà fuori. La fantasia ro mana non ha confini. Ha preso tutto Julio Sergio, tiri da fuori area, tiri da pochi passi, in diagonale, dritti per dritti, ha respinto tutto quello che c’era da respingere, un muro invalica bile per la Fiorentina. Ha costruito lui questa vittoria, diciannovesimo risul tato utile, sedici successi e tre pareg gi, ottava vittoria con­secutiva, quinta in campionato, un’asce sa irresistibile con quel destro di Vucinic sotto la traversa per il delirio dei duemila cinquecento arrivati dalla capitale con i quali i ..



Sergio, Julio, Julio Sergio, fate voi, è sta­to eletto miglior gioca­tore della partita e ne­gli spogliatoi aveva la faccia di chi ha toccato il cielo con un dito, incapace di dire no a chiunque lo chiamasse. E’ stata la sua serata, anche se lui è qua­si diventato rosso quando glielo hanno detto: «Questa è la vittoria della Ro­ma, non mia. Io sono felice di aver da­to il mio contributo, faccio il , quindi paro e stavolta ho avuto parec­chio lavoro da sbrigare. Abbiamo bat­tuto una grande . Ho fatto diversi interventi difficili, i due più im­pegnativi sono stati su un tiro di Var­gas e su uno di Pasqual da fuori area, anche perché quel pallone non l’ho vi­sto partire. E’ andato tutto alla gran­de, questi sono tre punti fondamenta­li per continuare a inseguire il nostro obiettivo che è quello di tornare a gio­care la prossima » .

E’ una Roma che fa sognare, una Roma di ferro, cinquel gol subito nel­le ultime dieci gare di campionato e due nei minuti di recupero a Cagliari che rimarranno per sempre un miste­ro della vita. Julio Sergio da quando è stato promosso titolare ha sempre fat­to il suo, ieri sera, qui a Firenze, pure qualche cosa di più. Per uno che deve firmare il rinnovo contrattuale visto che in scadenza il prossimo trenta giu­gno, la prova di Firenze può valere pa­recchio sul tavolo della trattativa: «La prima cosa da dire è che questa Roma è una squadra, nel senso più pieno della parola. Siamo tutti uniti, pronti ad aiutar­ci uno con l’altro met­tendo al primo posto il bene della squadra. Stiamo attraversando un grande momento, lo stiamo sfruttando nel miglior modo pos­sibile. Contro la Fio­rentina siamo stati bravi a rimanere sem­pre dentro la partita, soprattutto non abbia­mo mai mollato, sa­pendo soffrire nei mo­menti in cui c’era da soffrire perché la quando veniva avanti lo faceva con forza e qualità. Infine, poi, siamo stati bravi a risolverla nel momento giusto, Vuci­nic ha fatto un grande gol che ci ha consentito di centrare una grande vit­toria. Il mio contratto? Ho già detto che sto benissimo alla Roma e a Ro­ma, io sono pronto a rimanere, spero proprio, anzi ne sono convinto, che non ci saranno problemi a trovare l’accordo per poter restare ancora per qualche anno. Ho aspettato tanto il mio momento, adesso me lo voglio go­dere a lungo» . C’è qualcuno disposto a dare torto a Sergio, Julio o Julio Ser­gio?