Juan torna nel «suo» San Paolo

28/02/2010 alle 11:18.

CORSPORT (G. D'UBALDO) - L’ultimo gol in campionato di Juan risale a Napoli, tredici mesi fa. Una delle più belle vittorie della Roma dell’ultimo Spalletti, macchiata nel viaggio di ritorno dalla cla­morosa rot­tura con Panucci. Era il 25 gennaio del 2009, quan­do la Roma vinse al San Paolo per 3- 0, con i gol di Mexes, Juan e Vucinic. In tutto il di­fensore brasiliano ha realizza­to quattro reti in campionato in maglia giallorossa. L’ultimo gol però risale all’ 11 marzo, firmò la vittoria- beffa contro l’Arsenal, ebbe una ricaduta e rimase fuori per diversi mesi.



COLONNA - Juan è diventato un punto di riferimento inso­stituibile della Roma. Cam­biano gli altri interpreti, mai lui e Riise. Ranieri alterna Burdisso e Mexes al suo fian­co, ma a Juan non rinuncia mai. In questo periodo gli ha chiesto di stringere i denti, il brasiliano ha giocato tre parti­te a settimana. Senza e Toni c’è bisogno anche del suo ritorno al gol, tredici mesi do­po l’ultima volta, da a . Juan è spesso decisi­vo sui calci d’angolo nel­l’area avver­saria, quan­do avanza è che gli copre le spalle.



GUARITO - Da quando è rientrato, Juan non ha più sal­tato una partita di campiona­to. Ha risolto i problemi mu­scolari che lo hanno condizio­nato nelle prime due stagioni in giallorosso. Il difensore è rientrato il 29 novembre dello scorso anno contro l’Atalanta e da allora non è più uscito. Da quel giorno, con lui in campo, la Roma ha colleziona­to dieci vittorie e due pareggi. Un dato che fa sperare Ranie­ri. Neanche Juan è riuscito a evitare le due sconfitte contro il Panathinaikos, ma in questi giorni la sua esperienza è im­portante per poter ripartire. E’ uno dei leader della squa­dra, sa che la Roma non è al capolinea.



CON LA SELEÇAO
- Domani Juan partirà per Londra per raggiungere la nazionale bra­siliana. Contro l’Irlanda, mar­tedì, farà la sua prima presenza nella Sele­çao dopo sette mesi. L’ultima volta che ha vestito la maglia verdeoro è stata a giugno con­tro l’Italia, alla Confedera­tions Cup poi vinta dalla squa­dra di Juan e Julio Baptista. Da allora per due volte ha ri­sposto alla convocazione e non ha giocato e altre due volte non è andato. Era stato accu­sato di dedicarsi solo alla na­zionale e invece ha preferito pensare alla Roma, a recupe­rare al cento per cento in gial­lorosso. Ma al Mondiale sarà un titolare inamovibile per Dunga. Ora gli manca solo il gol. Da a , per aiutare la Roma.