Juan: Non abbiamo vinto nulla. De Rossi: Stefano esploderà

01/02/2010 alle 08:49.

IL ROMANISTA (C. ZUCCHELLI) - Il gol dell’amico Stefano, quello che «mi dispiace tanto che parta, ma è per il suo bene» e quell’esultanza sotto la Sud, in mezzo alla sua gente. E’ stato l’ennesimo pomeriggio speciale, quello di ieri, per Daniele De Rossi. Fascia di capitano al braccio, ha sofferto (come tutta la Roma, d’altronde) per una partita che si è rivelata più complicata del previsto e che si è risolta solo nel finale, come spesso succede da quando Ranieri siede in panchina: «Sì - conferma il numero 16 - e non parlerei solo di fortuna. Siamo una squadra caparbia, che non molla mai e i fatti lo dimostrano. In molti pensano ai due punti persi a Cagliari, ma se facciamo la tara con tutti i risultati positivi agguantati nel finale direi che siamo senza dubbio in vantaggio».

Adesso la Roma è seconda, ma pensa già al futuro: «Io voglio andare in , quindi più che guardare l’Inter davanti penso al Milan e a tutte le squadre che ci sono dietro. Il quarto posto è il nostro obiettivo, ma centrare almeno il terzo sarebbe impor antissimo». I tre punti di ieri, in quest’ottica, valgono doppio, visti i pareggi di , Cagliari, Milan, e , oltre alla sconfitta del Palermo: «Sì, ma anche per noi non è stata semplice. Quando ti mancano i giocatori che saltano l’uomo è ancora più difficile; il gol è arrivato quando pensavamo che fosse finita, meno male che c’ha pensato Stefano. Io per lui ho sempre avuto un debole, mi dispiace che vada via, ma quest’esperienza gli farà bene. E’ uno destinato ad esplodere». La pensa così anche Juan, autore dell’ennesima prova che ha strappato applausi all’Olimpico: «Non era facile fare quel gol, Stefano è stato bravissimo e gli auguro tutta la fortuna del mondo. E’ stata una gara complicata, abbiamo abbassato un po’ il ritmo e abbiamo incassato un gol perché eravamo poco concentrati. Abbiamo reagito, corso per novanta minuti e portato a casa una partita di altissimo livello», ha detto a Roma Channel.

Il brasiliano perferisce, comunque,volare basso, «non abbiamo ancora vinto nulla», e arla anche del suo attuale stato di forma: «Come ho superato gli infortuni? Ho trovato una persona che ha capito il motivo dei miei infortuni. Lui e i medici della Roma hanno lavorato alla grande. Ho preso fiducia sotto il profilo psicologico. Sono tre mesi che non salto un allenamento. Tutti i giocatori hanno bisogno di fiducia, anche i campioni. E pure io sono così». Ultime battute dedicate alla sfida con la , prossima avversaria in campionato, «andiamo lì per vincere» e al paragone con Aldair, fatto da molti negli ultimi tempi: «E’ stato un grande campione, mi fa piacere essere accostato a lui. Anche se non possiamo essere paragonati. Aldair ha fatto tredici anni nella Roma e ha vinto un Mondiale».