
GASPORT - Non è ancora un incubo per lInter, potrebbe diventarlo presto: la Roma. Ancora tu, ha ripreso a cantare negli spogliatoi della Pinetina Javier Zanetti, maestro nel Karaoke e appassionato di Lucio Battisti. Lui, Cordoba, Cambiasso, Stankovic, Materazzi, Julio Cesar... insomma i veterani della squadra, non hanno di certo dimenticato le apprensioni generate dallultima rimonta giallorossa. E del resto è cosa recente latto conclusivo del torneo 2007-08, con la Roma scudettata per quasi unora e lInter che batte il Parma nella ripresa grazie a Ibrahimovic e fa festa sotto il diluvio. Il regalo di addio di Roberto Mancini. Ma senza il gol del pareggio firmato proprio da capitan Zanetti a pochi istanti dal termine del ..
Con José Quanto alla gestione Mourinho, bisogna dire che il tecnico portoghese, tra uno sfottò e laltro, ha imparato ad apprezzare Claudio Ranieri lanno scorso quando lallenatore romano era giunto a tre punti dalla vetta alla prima giornata di ritorno. Quella sua Juve cedette di schianto nella fase finale del campionato, chiuso comunque alla pari del Milan, mentre nella fase centrale il duello con i nerazzurri di José fu bello vivo.
Dibattito Proprio questo il tema proposto a una serie di ex giocatori che oggi si sono riproposti nelle vesti di commentatori televisivi: questa Roma in serie positiva da diciassette settimane può arrivare a insidiare lInter come accaduto in passato? La risposta positiva è stata quasi unanime, il solo Altobelli, che però ha unanima nerazzurra, si è detto convinto che il campionato sia già finito. Gli altri sei hanno sentenziato che il bello può o deve ancora arrivare.Grazie Roma, allora.
Meriti Al di là della consistenza dellorganico, sottolineata una volta di più, gli esperti mettono in luce il paziente e positivo lavoro del tecnico, che ha rivitalizzato la squadra che fu di Spalletti sia sul piano tattico (una più attenta cura della fase difensiva) che su quello psicologico, infondendo fiducia e grinta allintero ambiente. Risultati ottenuti nonostante la grave, continuativa assenza di Totti e il recente ma dannosissimo infortunio occorso a Toni, che avrebbe rappresentato lelemento in grado di sparigliare le carte con la sua voglia di Nazionale. Del resto se chiedete a Massimo Moratti qual è il rivale più temuto, lui risponderà senza esitazioni: la Roma. Alla quale spera sempre di rapire De Rossi.