LA STAMPA - I numeri della Roma raccontano di una squadra che, adesso, fa venire le vertigini. Lultimo colpo giallorosso è assestato in faccia a un Palermo bello ma incompiuto e ora di nuovo nel tritacarne del suo presidente. «Non far giocare Pastore dallinizio è una bestemmia al calcio. Lautogol di Bovo? Roba da circo...», così si è espresso Zamparini...
Il gelido pomeriggio dellOlimpico va in archivio con lennesima foto di gruppo a braccia alzate, stavolta grazie a Brighi, Baptista, ancora Brighi e, dopo il rigore di Miccoli, Riise. La Roma risale fino a meno sei dalla vetta, per una notte almeno. «Adesso può succedere di tutto», è il coro dello spogliatoio giallorosso, ma non di Ranieri. Lui, il condottiero di Testaccio, ha toccato nuovi primati, ma i toni sembrano quelli di chi deve ancora decifrare il proprio cammino: venti sono diventati i risultati di fila senza macchie della sua truppa (eguagliato il record di Capello nella stagione 2003-2004), la Roma non perde dal 28 ottobre scorso (17 vittorie, tre pareggi coppe comprese), otto i successi senza soluzione di continuità allOlimpico.
Numeri e verdetti. Cè una Roma che corre in campo e un allenatore che pensa a correggerne i difetti anche ora che il campionato ha trovato lanti-Inter. Ranieri non stacca mai la spina, guai a perdere la bussola o a lanciarsi in qualcosa di più grande, così questa sera la tv resterà spenta. «Napoli-Inter? Andrò a cena con la famiglia. E una partita che non mi interessa...», sorride il timoniere dei miracoli giallorossi.
Tv spenta e cena fuori: Ranieri spinge Mourinho più lontano dei sei punti che li dividono in classifica, ma qualcosa li avvicina. In fondo lo Special One, nel settembre scorso, in ritiro preferì il menù con i calamari al secondo tempo di Lazio-Juve dopo che fu annullato il gol del biancoceleste Mauri che avrebbe riaperto la sfida (erano i tempi del duello annunciato fra nerazzurri e ta la gestione di Totti. Mai come ora il capitano giallorosso accetta scelte che in altri tempi non avrebbe gradito: in panchina a Torino con la Juve prima dellinfortunio di Toni, sostituito a Firenze domenica scorsa, stessa sorte ieri allOlimpico. Risultato? Totti gioca al fianco di Ranieri. «Mi devo gestire al meglio - ha commentato il capitano giallorosso -. Questa è la cosa più importante. Adesso aspettiamo i risultati degli altri e poi guarderemo la classifica». Tradotto: se Ranieri ci crede, ma non lo dice, Totti è più diretto. Il televisore dellex Pupone, questa sera, resterà acceso sulla notte del San Paolo dove Mourinho dovrà fare lo Special One.