IL ROMANISTA (G. PIACENTINI) - Se nel calcio esistesse la giornata perfetta, quella di ieri della Roma le si avvicinerebbe parecchio. Inter a parte, la ventitreesima giornata di campionato ha registrato il pareggio del Milan col Bologna, la sconfitta del Napoli, il pareggio della Juventus e la sconfitta della Lazio col Catania. Per il tifoso giallorosso il campionato potrebbe finire anche oggi: la squadra di Ranieri sarebbe in Champions diretta senza preliminari, e la Lazio sarebbe in B. Perché andare avanti fino al 16 maggio quando la felicità è così vicina?
Sospendete il campionato, fatelo per noi. Anche se la vittoria di ieri (lottava consecutiva comprese le coppe, e se non ci fosse stata Cagliari sarebbero state undici) potrebbe aprire prospettive nuove. Il campionato potrebbe aver trovato lanti-Inter, anche se Ranieri nei giorni scorsi si è affrettato a dire il contrario (probabilmente per non
surriscaldare troppo un ambiente facile ad infiammarsi). La gara di ieri sera però ha lanciato dei segnali che non si possono ignorare.
Questa Roma, arrivata al diciannovesimo risultato utile consecutivo, ha vinto una partita che forse non meritava nemmeno di pareggiare, e questo nel calcio conta. Ha vinto, e non è la prima volta, soffrendo come una provinciale, ma con il vantaggio di avere in squadra dei giocatori che possono risolvere la gara in qualsiasi momento. E così è stato, grazie a San Mirko Vucinic, il migliore insieme agli altri due fratelli santi: San Julio Sergio e San Juan. I migliori per distacco. Con questa mentalità, che poi è quella del tecnico che ha detto di non offendersi se la sua squadra è considerata più pratica che bella, si può andare lontano. Intanto sabato allOlimpico arriva il Palermo: loccasione è di quelle ghiotte per chiudere definitivamente
i giochi per il discorso Champions. E la Lazio in B presto tornerà




