Ieri l’Europarlamento, adesso gli incontri coi Roma Club

24/02/2010 alle 08:13.

IL ROMANISTA (D. GALLI) - Chi lo assiste, dice che raramente aveva visto Walter Campanile così felice. L’uomo venuto dal nulla, ma che un giorno potrebbe confrontarsi con Rosella Sensi, ieri era a Bruxelles. All’Europarlamento. La Supporters Direct, un trust inglese che sostiene con la Uefa i tifosi-azionisti d’Europa, lo ha invitato per raccontare come potrebbe essere il modello italiano di azionariato popolare.

Al meeting si è discusso dell’opportunità di una "carta europea". «Stiamo cercando - ha detto Campanile - di creare un network di Paesi per arrivare a una carta condivisa dell’azionariato. Ma siamo qui anche per confrontarci con realtà molto più sviluppate delle nostre». A Bruxelles, Campanile ha raccontato le sue aspettative. I suoi sogni. Il suo progetto. Più pragmaticamente, quanto il giorno prima aveva spiegato a Palazzo Ruggieri, Roma, Italia.

Nel Paese che non sa cosa sia l’azionariato popolare, Campanile ha lanciato la sua sfida: entrare nel capitale della Roma dalla porta secondaria. Con una partecipazione azionaria di minoranza, ma che dietro potrebbe contare su qualche decina di migliaia di romanisti. E dunque su un zoccolo duro di qualche milione di euro. Il conto si fa presto: ogni quota - annuale, così il tifoso insoddisfatto non rinnoverà - costerà 150 euro. All’estero un po’ meno, 120. E ancora meno pagheranno i baby. Il socio non sarà azionista della Roma, la sua associazione sì. L’effettivo margine di manovra per l’azionariato deriverà dal numero degli iscritti. Più saranno, più forte sarà l’influenza verso la Roma.