IL ROMANISTA (R. RICCARDI) - LA STRADA lha indicata proprio lui, Daniele De Rossi, al termine di Roma-Panathinaikos e di una prestazione, da parte sua, tuttaltro che esaltante, a parte il gol della (magra) consolazione: «Non siamo in crisi, come ha detto qualcuno. Il momento è positivo e dobbiamo concentrare tutte le nostre energie sul campionato nonostante abbiamo delle assenze pesanti». Dunque, calma e sangue freddo, come cantava Luca Dirisio. E vero, uscire dallEuropa League, contro un avversario di medio livello, brucia, ma non è tutto da buttare a mare. E così, lo dicono i fatti, se poi lo dice "Il mare di Roma" si può dormire su due guanciali.
Toccherà a Daniele, nella delicatissima partita di Napoli, trasmettere questa tranquillità ai compagni, da capitano. Ora la fascia ce lha lui, in attesa del ritorno dellaltro capitano: Francesco Totti. Già, perché De Rossi capitano lo è sempre stato, anche il giorno dellesordio in serie A a Piacenza contro il Como. Lo ha detto lui stesso una volta in unintervista: «Da piccolo volevo fare il giudice, mi è sempre piaciuto comandare». Parole sante, Daniele, domani comandi tu al San Paolo.




