CORSPORT (P. TORRI) - Nervi tesi, tesissimi a fine partita, cè mancato poco che finisse come il Galatasaray qualche anno fa. La Roma non si aspettava questa doccia gelata, alcuni giallorossi hanno gradito poco le parole arrivate da qualche giocatore greco durante la partita e subito dopo il fischio finale della partita, con la delusione e la rabbia romanista che si tagliavano a fette. Cè stato in campo qualche faccia a faccia ridimensionato solo dalla presenza di dirigenti o allenatori, ma cè stato pure il rischio di un incontro ravvicinato di un certo tipo tra Vucinic e Ninis, il talento emergente del calcio greco, autore del secondo gol del Panathinaikos quello che di fatto ha spaccato la partita e la qualificazione.
E dovuta intervenire la security per evitare che scoppiasse una rissa. Il greco voleva dare la mano a Vucinic, il montenegrino che aveva un diavolo per capello, non glielha data e il resto lo ha raccontato lo stesso giocatore, ancora piuttosto teso, in un dopo partita dai volti tirati e senza sorrisi: «Il giocatore greco mi ha insultato, mi ha detto figlio di escort (nostra traduzione in italiano moderno ndr), mi ha dato molto fastidio, lho inseguito per picchiarlo, ma non è successo niente, cè stato qualche urlo e poi la cosa è finita. Del resto da parte nostra cera un po di nervosismo per uneliminazione che non volevamo, noi ci tenevamo a questa coppa, il nostro obiettivo era quello di arrivare in fondo» .
Il fondo è già arrivato, al termine di due sfide in cui i giallorossi hanno dato vita, non richiesto, a un doppio black-out, cinque minuti ad Atene per prendere due gol e veder ribaltato il risultato a favore del Pana, poco di più qui nel primo tempo, il rigore, la stilettata di Ninis, ancora Cissè a far festa con la sua curva. Indizi che potrebbero far pensare a una Roma che ha preso sottogamba lavversaria, convinta prima ad Atene e poi qui, che ormai era fatta: «Non abbiamo assolutamente preso sottogamba lavversario, sapevamo che il Panathinaikos è una buonissima squadra, un avversario che meritava il massimo rispetto. Sono stati soprattutto gli episodi a punirci, ogni nostro errore lo abbiamo pagato. Avevamo in pugno la qualificazione prima ad Atene e poi in questa partita, i greci sono stati bravi a sfruttare le occasioni e ora siamo qui a cercare di capire quali sono i motivi di questa sconfitta. Pur in una serata amara come questa, ho trovato importante e positivo che la squadra abbia continuato a giocare sino al novantesimo, è un segnale importante in vista del prossimo futuro» .
Sarà il caso di fare in fretta a capire. Anche perché gli indizi cominciano a essere troppi, in campionato cè stato quel black-out a Cagliari, adesso questa doppietta contro i greci che ha compromesso un cammino europeo che la Roma voleva fare fino in fondo. Fare in fretta e dimenticare, tra due giorni cè la trasferta di Napoli: «Non so se questa eliminazione potrà avere ripercussioni anche in campionato, questo lo potremo scoprire soltanto domenica prossima. Siamo consapevoli che non sarà una partita facile al San Paolo, ma la Roma di questi ultimi mesi ha dimostrato di essere una squadra che può vincere ovunque. Limportante sarà dimenticare subito questa eliminazione e ripartire. I nostro obiettivi stagionali non sono terminati stasera, allEuropa ci penseremo la prossima stagione» . Sarebbe stato meglio pensarci ancora pure questanno.




