Fantastica Roma «Inter, arriviamo»

22/02/2010 alle 09:39.

CORSPORT (R. MAIDA) - Alessio Cerci giocherella con il te­lefonino nella zona interviste. Ne ha ricevu­ti tanti, di messaggi, per la sua prima par­tita da titolare in campionato dopo 4 mesi e mezzo. Anche da Ranieri, che si è compli­mentato con lui sia in privato che in pubbli­co.
TABU’ - Ma chissà se digitando quei tasti sta anche lanciando sfide a qualcuno. Cer­ci è ambizioso e punta al massimo. Per sé e per la Roma. La sua freschezza di calcio si riflette



TABU’ - Ma chissà se digitando quei tasti sta anche lanciando sfide a qualcuno. Cer­ci è ambizioso e punta al massimo. Per sé e per la Roma. La sua freschezza di calcio si riflette anche nei pensieri genuini: «Questa vittoria pesa tanto. Adesso continuiamo a sognare. Cerchiamo di pensare a noi stessi, non all’Inter, alla fine tireremo le somme» . Non pronuncia quella parola che comincia per «s» e fini­sce per... « cudetto » . Perché non si può, perché la Roma non vuole. E nemmeno i compagni ne parlano dopo la striminzita - eppure delizio­sa - vittoria contro il Catania.



Ma la squadra non è insensi­bile ai suoi stessi numeri: da quando c’è Ranieri, ha corso praticamente al passo del-l­’Inter (50 punti contro 51); nelle ultime due settimane ha recuperato 6 punti a chi sta davanti, più di metà del­lo svantaggio; nel girone di ritorno ha sempre vinto, por­tando a sette la serie di vitto­rie consecutive in campionato. E poi c’è sempre il confronto con la volata di due an­ni fa, chiusa all’ultima giornata con tanti rimpianti: alla venticinquesima giornata, quella dello scontro diretto a San Siro, l’In­ter di Mancini aveva 9 punti di margine sul­la Roma di Spalletti. Insomma, c’è da esse­re contenti e speranzosi. Tanto che persino Juan, difensore di sostanza e di poche chiacchiere, alza i limiti del possibile: «Si parla molto di questa rimonta ma è ancora presto per pensarci. Adesso il nostro obiet­tivo è accumulare punti, guardando davan­ti ma anche dietro in classifica. Pensiamo a battere il Panathinaikos e poi al . Allo scontro diretto con l’Inter manca an­cora molto» . Un mese abbondante: Roma-Inter è in programma all’Olimpico il 28 marzo.



IRRAGGIUNGIBILI - Un po’ di scaramanzia non guasta, intanto. Daniele , il calciatore che muove le vene del collo quando urla per la sua Roma, prova a esse­re razionale: « L’Inter è probabilmente ir­raggiungibile. Contro la Sampdoria ha gio­ in nove e ha faticato pochissimo, di­mostrando di essere una grande squadra. Magari oggi è meno tranquilla perché ha perso due punti ma ha due vantaggi: uno in classifica, in fondo siamo sempre a -5, e uno nell’organico, che è formidabile» . E la Roma? «La Roma non è il ma è una squadra tosta e organizzata, a prescindere dai giocatori che vanno in cam­po. Può ottenere dei buoni ri­sultati se continua così, an­che soffrendo come contro il Catania» . Mourinho ha fatto uno show contro gli arbitri: «Lo capisco. Anche io a Tori­no, contro la , ne dissi di tutti i colori al guardalinee perché pensavo che il gol di Del Piero fosse in fuorigioco. Invece era buonissimo. Du­rante Inter-Sampdoria è suc­cessa la stessa cosa: Mou­rinho in campo pensava che Tagliavento avesse sbaglia­to, soprattutto sulla valuta­zione del rigore su Eto’, inve­ce aveva ragione l’arbitro. Ma a caldo è difficile render­sene conto» .



GIORNO PER GIORNO - E se Taddei dice di essere concentrato « sul Panathinaikos e non sull’Inter, perché l’Europa League è im­portante per noi» , Nicolas Burdisso aggiun­ge: « Non possiamo ancora pensare allo scudetto» . Ancora non vuol dire mai. E det­to da un giocatore di proprietà dell’Inter ha un valore speciale: «Ora godiamoci questa vittoria con il Catania, che è stata molto im­portante » . Mourinho aveva detto di temere proprio la Roma: «Lui conosce il calcio e ha sempre parlato bene di noi, anche quan­do non arrivavano i risultati. Lo sento spes­so, sa qual è il nostro potenziale. Ma il no­stro pensiero deve andare soltanto alla prossima partita, non ad altri discorsi» .