
GASPORT - Voglia di calore, potenza degli abbracci. In amore come nello sport, non cè modo migliore di esprimere emozioni anche le più nascoste o quelle che non trovano le parole adatte e di comunicare affetto ad una persona. Osserviamo ancora labbraccio tra Julio Baptista e Matteo Brighi, sabato sera, dopo il 2-0 al Palermo. Il brasiliano ha appena segnato, il suo primo gol in campionato oltretutto, e sceglie di festeggiarlo con un abbraccio al compagno che gli ha servito il pallone a due passi dalla porta, dandogli la possibilità di entrare nella storia della partita e, forse, di riscrivere quella della sua stagione.
FELICITA Gli abbracci tra calciatori non sono rari, anzi. Spesso, però, sono formali, rituali, freddi. Nellabbraccio tra Baptista e Brighi, invece, era chiara la voglia di entrambi di dare e ricevere calore: Baptista voleva liberare emozioni troppo a lungo represse ed esprimere la sua gratitudine al compagno, infatti è lui che si protende verso laltro; Brighi accoglie labbraccio del brasiliano custodendolo e trasmettendogli, in questo modo, quasi un senso di protezione. Un gesto apparentemente banale, e invece labbraccio di sabato, la comunicazione che ha veicolato, la forza che lo ha sorretto, potrebbero aver trasmesso a Baptista uniniezione di fiducia e felicità con cui dare, finalmente, una svolta alla sua stagione.
RITROVARSI Gli applausi dello stadio hanno fatto il resto, sono stati un altro caloroso abbraccio. Quando lo speaker, pochi minuti prima, aveva annunciato il suo ingresso al posto di Totti, quello stesso pubblico aveva fischiato. I gol servono anche a questo: abbracciarsi, emozionarsi, ritrovare fiducia. Ranieri gli è stato dietro per mesi, lo ha aspettato, coccolato, sostenuto, difeso contro tutto (levidenza delle sue prestazioni) e tutti (lambiente ostile e ferocemente sarcastico). Ora che la stagione di Baptista sembra ripartita e gli sfottò diminuiti, Ranieri non smette di tenergli il fiato sul collo. Ieri, durante lallenamento, lo ha incitato più volte. Domani sera Baptista si metterà sulle spalle lattacco della Roma, stavolta dal primo minuto. LEuropa, spesso, è stata la sua dimensione migliore. Praticamente, un anno e mezzo fa si presentò ai romanisti con una doppietta al Bordeaux. Il Panathinaikos è unavversaria cui ha già mancato di rispetto lestate scorsa, quando rifiutò senza troppo garbo il suo corteggiamento. Perciò, ora meglio trattarla da grande. «Una squadra forte, un grande gruppo, con molti tifosi prevede il brasiliano . Ma noi stiamo bene e andiamo ad Atene convinti di proseguire la nostra striscia positiva. E io voglio vincere il duello con il mio compagno di Seleçao Gilberto Silva (che però non dovrebbe giocare, ndr) ». «Lo stadio è caldo gli fa eco De Rossi, lavversaria è temibile. Ma noi con Ranieri andremo lontano, anche in Europa». Aspettando altri abbracci.