E´ onda giallorossa da De Rossi a Mexes ´Noi non molliamo´

09/02/2010 alle 09:24.

GASPORT - In una notte fiorentina di mezzo inverno non occorre William Shakespeare per autorizzare i sogni. D’altronde parliamo di materia invisibile, quella grazie a cui la Roma soffia dentro le sue vele e sussurra la rotta della sua rimonta silenziosa. Spiega il coordinatore tecnico giallorosso Gian Paolo Montali, uno che di successi se ne intende: «Merito dei ragazzi, dello staff e dell’allenatore. Ma guardate che dietro Claudio Ranieri ci sono due squadre: quella che gioca e quella invisibile, che lavora in silenzio. Non so se siamo la vera anti-Inter, ma ame fa piacere che i tifosi sognino»...

Anche un tipo concreto come Franco Carraro per parte sua benedice: «Ha iniziato il campionato preparata da Spalletti ed è andata malissimo, ma è bastato l’addio dell’allenatore per cambiare rotta. L’Inter è la più forte, ma la squadra di Ranieri se la gioca alla pari».

Di sicuro, ormai, è un gruppo che non molla mai. Lo dimostrano le 13 rimonte-punti che ha condotto in poco più di metà stagione. Segno di un carattere di ferro. Non è un caso che Vucinic abbia detto: «Così arriveremo lontano. Da quando è arrivato Ranieri ci crediamo fino all’ultimo momento». aggiunge: «Prima battiamo il Milan, poi penseremo all’Inter." Logico che a gettare acqua sul fuoco tocchi a Ranieri. «Noi guardiamo su, però non siamo l’anti-Inter. A loro basta accendere il turbo per dilagare. A noi interessa arrivare tra le prime tre».



Possibile? Possibile, soprattutto se lo spirito sarà quello che l’allenatore romano ha saputo cementare. Un esempio? Pensate all’esultanza di Mexes dopo il gol all’Udinese di giovedì in Coppa Italia. «Siamo andati a cena per il compleanno di Juan e c’era uno che ballava con la mano sull’orecchio. Con Perrotta ci siamo detti che, se qualcuno avesse segnato, avrebbe esultato così». Carino, no? Segno che c’è voglia di gruppo, di unione. E il francese aggiunge: «C’è voluta un po’ di fortuna per superare il momento difficile, però non abbiamo mai mollato». Vero, anche perché la preparazione più «morbida» quest’anno ha evitato tutti i crac dell’era Spalletti. Non a caso precisa: «Da adesso sarà fondamentale poter contare sulla disponibilità della rosa al gran completo perché giocheremo di frequente e serviranno tutte le nostre energie».

Per questo, meglio non disperdere la concentrazione pensando ai rinnovi. Non a caso, a metà settimana, il d.s. Pradè incontrerà il manager Alessandro Lucci per discutere dei prolungamenti di Taddei e soprattutto Julio Sergio. Ha spiegato Pradè: «La sua è una favola bellissima. Gli ho sempre detto: "Credici". E adesso le sue prove sono una vittoria importante per la nostra società e per lui». E Julio Sergio ringrazia: «Io non ho mai mollato e ora intorno a noi c’è un entusiasmo travolgente». Quello che serve per correre. Anzi, per rincorrere.