E diciannove!

08/02/2010 alle 08:40.

IL TEMPO (T. CARMELLINI) - La questione rischia di essere sempre la stessa: la fortuna di Ranieri, ma non è così...O almeno non è solo così. Ora, più d'uno l'avrà pensato quando la Roma è stata graziata prima dal fuorigioco di Vargas, poi da De Silvestri e Gilardino. O forse nell'occasione dei miracoli di Julio Sergio che hanno tenuto in corsa i suoi su un campo difficilissimo dove tradizione e numeri avevano sempre remato contro. Poi però quando il tecnico giallorosso decide di tirar fuori Totti (ancora lontano anni luce dalla forma migliore), mostrando di avere gli attributi del condottiero, i valori cambiano.

Questa Roma di Ranieri non gioca il calcio spumeggiante e divertente del suo precedessore, ma è cento volte più concreta, non molla mai e riesce a far diventare ogni gara un'impresa. Secondo posto in classifica in solitaria, tabù Firenze sfatato e Milan a due lunghezze più sotto: la addirittura a nove. Vuol dire poco a questo punto della stagione e il pensiero dell'Inter ancora non sfiora la testa dei giallorossi che continuano a vivere alla giornata guardando solo chi sta dietro e mai in avanti a quella capolista che dimostra di avere ancora un altro passo.

Per gli amanti dei numeri c'è da segnalare la tradizione del treno che continua a portar bene ai giallorossi: tre su tre nelle partite giocate in trasferta «coperta» su rotaie. Decide Vucinic, un giocatore ritrovato che non segnava in campionato dallo scorso novembre... E anche questo qualcosa vorrà pur dire, o no!?