E adesso la Roma ci crede

21/02/2010 alle 11:26.

CORSPORT (P. TORRI) - Rosso per Samuel. Urla a Trigo­ria. Rosso per Cordoba. Riurla a Trigoria. Fischio finale a Milano, ancora urla, ma più dimesse perché, a un certo punto, con l’Inter in inferiorità numerica di due gio catori, nelle stanze dei giocatori si era spe rato, sempre che oggi si batta il Catania all’Olimpico, di fare il colpo massimo, re cuperare tre punti tutti in una volta. Sono i tre flash più significativi per darvi l’idea di come ieri sera, a Trigoria, centro tecni co Fulvio Bernardini, casa Roma, in ritiro in vista della partita di oggi, si sia siano vissuti gli inten­sissimi, e ci pare pure mol to poco, novanta minuti tra Inter e Sampdoria a poco meno di settecento chilome tri di distanza, una partita capace di regalarci anche una pañuelada, fazzoletti bianchi alla spagnola per protestare contro la direzio ne arbitrale di Tagliavento.

Nessuno, a Trigoria, sta­volta si era voluto perdere la partita. Lo aveva antici­pato Claudio Ranieri alla fi­ne della sua conferenza stampa intorno alle tredici. Al contrario di quello che aveva dichiarato la settimana precedente, quando aveva ufficializzato che non avrebbe seguito in televisione la trasferta dell’Inter al San Paolo di , «preferi­sco andarmi a mangiare un’amatriciana con gli amici » , stavolta aveva respinto qualsiasi ipotesi di seguire il festival di Sanremo, «no, no, stasera mi vedo l’antici­po tra Inter e Sampdoria» . Insomma, an­che se ufficialmente il tecnico ha sempre detto che « lasciamo perdere l’Inter, è un’altra categoria» , si vede che pure Ra­nieri, oltre ovviamente e giustamente a guardarsi dietro, ora un pensiero, magari piccolo piccolo a un’altra categoria, po­trebbe essere che cominci a farlo.



Al motto viva la scaramanzia, perchè non esiste ma crederci non costa nulla, Ranieri e i giocatori, hanno fatto tutto co­me hanno fatto in ogni serata trascorsa in ritiro a Trigoria. In sostanza, è successo questo: conclusa la cena, tutti o quasi i gio­catori si sono ritirati nelle rispettive stan­ze dove è possibile seguire le partite di Sky, Claudio Ranieri, invece, insieme ai suoi collaboratori Christian Damiano, Giorgio Pellizzaro e Paolo Benetti, sono andati nella sala video di Trigoria per se­guire insieme la partita dell’Inter, con lo­ro anche il Salvatore Sca­glia, non Gian Paolo Montali perché pure il direttore giallorosso, da navigato e vincente uomo di sport, non è uno che butta a mare la scaramanzia, e così la partita se l’è vista nella sua stanza.



Quelli di San Siro sono stati novanta minuti più re­cupero che a Trigoria sono stati seguiti in una maniera che alla fine può aver susci­tato pure stanchezza. Ma al­la fine, nonostante il risul­tato positivo (se oggi la Ro­ma dovesse battere il ­nia lo svantaggio dei giallo­rossi si ridurrebbe a cinque punti, senza dimenticare che il Milan vincendo il re­cupero a Firenze e la partita di oggi a Ba­ri arriverebbe a meno quattro), nessuno ha voluto cambiare le proprie abitudini. I giocatori sono rimasti nelle loro camere, mentre Ranieri e il suo staff sono rimasti ancora per parecchio nella sala video per preparare il dvd sul Catania che stamatti­na faranno vedere ai giocatori come pre­parazione finale alla gara del pomeriggio. Una riunione in cui non ci stupiremmo se, ai suoi, il tecnico dicesse ora una chance c’è, battiamo il Catania e proviamoci.



Una sfida, quella con il Catania, che ora la Roma ha un motivo in più per vincere. Perché Ranieri e i suoi discepoli sanno be­ne che qualsiasi recupero passa attraver­so le vittorie delle proprie partite.