Due anni fa fu rimonta. Ora stiamo messi meglio

10/02/2010 alle 09:42.

IL ROMANISTA (D. GIANNINI) - Due anni fa la parola scudetto non la si poteva pronunciare per scaramanzia. Perché la Roma di Spalletti stava rosicchiando punti su punti all’Inter di Mancini e l’obiettivo sembrava raggiungibile. Quest’anno è diverso. L’idea del tricolore è talmente distante che si può parlare senza paura. Meglio pensare al secondo posto e, soprattutto, alle due coppe per le quali siamo ancora in corsa. Eppure c’è un “ma”, una obiezione che qualcuno potrebbe tirare in ballo e che è difficilmente smentibile, perché si tratta di numeri. In campionato abbiamo tagliato il traguardo della 23esima giornata, la formazione di Claudio Ranieri è a quota 44 ..

dallo scudetto.

Ma ciò che interessa maggiormente è vedere la distanza dall’Inter capolista in tutte e tre le occasioni. I nerazzurri in questo momento sono a quota 52, ovvero a + 8 rispetto a noi, e hanno una partita da recuperare, quella di oggi contro il Parma. Anche nella peggiore delle ipotesi, cioè con un successo tutto da conquistare al Tardini, andrebbero a + 11. Esattamente come nel campionato 2007-2008. Allora i giallorossi, secondi con un solo punto di vantaggio sulla terza, sembravano tagliati fuori dai giochi. Non fu così e sappiamo anche i motivi per cui la rimonta non si completò.



Non solo, all’epoca, come adesso, lo scontro diretto era ancora da giocare. Ma a San Siro. Finì con  l’espulsione inventata di Mexes ed il pareggio in extremis di Zanetti. Stavolta lo scontro diretto ce l’avremo in casa e col vantaggio di aver pareggiato la partita di andata. Dando per scontata la vittoria romanista, senza la quale sarebbe inutile fare qualsiasi conto, saremmo già a - 5 (- 8 in caso di sconfitta del Parma stasera), che in realtà sarebbe - 4 e mezzo (o - 7 e mezzo). Perché, a parità di punti, contano gli scontri diretti.

Ma andiamo allo scorso anno. Allora alla 23esima giornata eravamo a - 13, ma soprattutto quinti in classifica.



Era il nostro momento migliore. Poi la Roma si sciolse subendo il contraccolpo della eliminazione in . Quella stessa che potrebbe togliere energie alla formazione di Mourinho, che già da adesso è con la testa alla sfida col Chelsea, mentre per noi c’è il pensiero molto meno pressante del  Panathinaikos e della Europa League. Anche
Julio Baptista ieri è apparso possibilista. «Sono felice, gioco un po’ di più - ha detto il brasiliano -. L’Inter? Sì, è lontana, però facciamo il nostro lavoro e aspettiamo». Si può sperare dunque? Calma, sono solo sogni. Fantasie di una settimana di grazia con la Roma che non perde da 19 partite e la Lazio terz’ultima in classifica. Meglio pensare al Palermo e al Catania, al secondo posto... Sì,  meglio. Ma ancora per oggi lasciateci fantasticare.