
GASPORT - Daniele De Rossi è il capitan futuro della Roma, secondo limmaginario collettivo, ma si sta prendendo anche il presente. Non è uno slogan rubato alla politica: lo dicono i numeri. Ha quasi pareggiato i conti, nella stagione in corso, con il capitano reale, Totti: 1750 minuti con la fascia per Francesco, 1408 per De Rossi. La Roma ha giocato 39 gare ufficiali: Totti è stato capitano dallinizio in 21 partite, DeRossi in 15. Nelle altre 3, saltate dai due leader giallorossi, la fascia è andata a Mexes in Roma-Bologna, a Perrotta in Roma-Genoa e a Doni in Roma-Triestina, Coppa Italia. Sorpasso in vista? Poco meno di 4 gare dividono De Rossi e Totti: 342 minuti per lesattezza.
Capitano aggiunto Questi numeri bastano ed avanzano per fare di De Rossi qualcosa di più di un semplice vicecapitano. È un capitano aggiunto, sempre più coinvolto nei destini e nelle responsabilità della Roma. A Torino, contro la Juve, ci fu persino il sorpasso, casuale: De Rossi capitano e Totti, entrato per sostituire Toni, senza gradi. La partita di domani, contro il Panathinaikos, è un ponte verso il futuro. Mancheranno Totti, Toni e Julio Sergio, potrebbe disertare la serata anche Pizarro: in un colpo solo è tanta roba. I greci, sbarcati ieri sera a Roma, cercano limpresa. «Vogliamo regalare una grande gioia ai nostri tifosi», ha detto lallenatore Nioplias. De Rossi dovrà caricarsi la Roma sulle spalle e trascinarla agli ottavi di Europa League. Al resto, sta pensando Ranieri, che nellallenamento di ieri ha gridato più volte: «Sveglia, sveglia». Vuole vincere davvero lEuropa League, Ranieri. E De Rossi, domani, sarà la sua lunga mano.