Da cinque stagioni dopo l’eliminazione tre vittorie e un pari

28/02/2010 alle 09:45.

IL ROMANISTA (T. RICCARDI) - Parola d’ordine, cancellare subito il Panathinaikos. Vincere per ricominciare. Tanti buoni propositi, questo pomeriggio al San Paolo, per la Roma di Ranieri, ancora scottata dall’eliminazione dall’Europa League di giovedì scorso. Il tecnico giallorosso, in conferenza stampa, non è apparso preoccupato per il momento difficile dei suoi ragazzi. Secondo lui, non si verificheranno contraccolpi psicologici: «La squadra ha sempre risposto bene dopo una caduta – le parole di Ranieri ieri a Trigoria -, questa è una partita che tutti vogliono giocare. Con un Napoli che sta facendo così bene, stadio pieno, la cosa più importante che può chiedere un giocatore di calcio: recitare in un teatro stracolmo ».

psicologici: «La squadra ha sempre risposto bene dopo una caduta – le parole di Ranieri ieri a Trigoria -, questa è una partita che tutti vogliono giocare. Con un che sta facendo così bene, stadio pieno, la cosa più importante che può chiedere un giocatore di calcio: recitare in un teatro stracolmo ».

 La squadra ha sempre risposto bene dopo una caduta, dice. Parole sante. Chissà se il tecnico si riferiva agli anni passati con Spalletti, quando la squadra veniva eliminata dalle coppe, ma si rialzava puntualmente la partita  successiva, senza accusare altri passi falsi. Dal primo anno dell’allenatore di Certaldo sulla panchina giallorossa, dopo un’eliminazione da una competizione europea, è sempre arrivato un risultato positivo.



Il 15 marzo 2006, ad esempio, all’Olimpico la Roma venne eliminata dalla Coppa Uefa dal Middlesbrough, pur affermandosi in casa per 2-1, risultato non sufficiente per ribaltare l’1-0 subito all’andata in Inghilterra. Quattro giorni dopo quella delusione, il 19 marzo, il riscatto: 2-1 al Messina, sempre tra le mura amiche. Partita che passò alla storia per il gol che si annullò, per averlo realizzato di mano.

L’anno successivo, all’indomani della batosta di Manchester in (il famoso 7-1 nel Teatro dei sogni, diventato  per noi degli incubi), il 15 aprile 2007, una bella reazione, ma soprattutto una netta vittoria, in casa con la Sampdoria: 4-0 senza se, e senza ma.

Tre punti anche la stagione dopo, in casa dell’Udinese, sempre per vendicare un’eliminazione dalla ad opera dello United: il 13 aprile 2008, al Friuli, 3-1 per la Roma in rimonta, con tanto di rissa sfiorata tra Doni e Panucci. Mezzo passo falso solo l’anno scorso, al Marassi, contro la Samp dopo l’estromissione ad opera dell’ dalla Coppa Campioni: 2-2, doppietta di Julio Baptista. Che non si tratti solo di coincidenze.