CORSPORT - «Ad oggi ho in testa solo Firenze e la Fiorentina». Questo ha detto ieri Corvino a Radio Radio, a conferma di quanto già dichiarato in un'intervista al Corriere dello Sport/Stadio prima di Natale. Poi, è chiaro, il direttore sportivo viola ha ampliato il discorso, facendo presente, in via del tutto ipotetica,
IL GUERRIERO - Il mini debutto a Palermo era servito a rompere il ghiaccio, quello vero a San Siro ha raccolto un pressochè unanime parere favorevole: è iniziata così lavventura italiana di Bolatti, gigante argentino, che ieri sera, al negozio della Fiorentina ha firmato una valanga di autografi in com¬pagnia di un altro gigante, De Silvestri. Bolatti ha raccontato di questo suo arrivo a Firenze, del rapporto con i compagni, specialmente con Montolivo, della gara con lInter e quella che verrà contro la Roma. E apparso felice, mentre la gente lo assaltava. Piace ai tifosi perchè sembra davvero un guerriero posto davanti alla linea di difesa, piace a Prandelli ( che lo ha promosso pubblicamente subito dopo la gara di Milano) perché è attento, ordinato, rispettoso dei compiti affidati. Un corazziere che non molla mai la posizione. «Sono contento e tranquillo - ha spiegato circondato da telecamere e registratori - daltra parte era diverso tempo che non giocavo e sono stato in campo per novanta minuti. Le sensazioni che ho provato sono state buone. Peccato però per quel risultato...». Non gli è piaciuto, pure lui era convinto che la squadra in Coppa, su un terreno difficilissimo come San Siro nerazzurro, avesse meritato qualcosa di più. «Abbiamo giocato una buona gara». E lui, come si è trovato in quel centrocampo dove è capitano-Montolivo che detta i tempi? « E un grande giocatore, tutta la Fiorentina è una squadra importante. Mi hanno tratta¬to benissimo ed è stato facile trovare il mio posto».
Prandelli ripete che ora la cosa più importante è lordi¬ne tattico e Bolatti su questo terreno è allievo da voti alti. «Cosa mi ha detto il tecnico a fine gara? Niente, quello che ha detto a tutti. Mi ha fatto i complimenti in tv e ai giornali? Sono contento, perché ho cercato di fare tutte le cose che mi erano state chieste. Sono felice di essere venuto qui, più mi ambiento e più mi piace. Abbia¬mo una grande squadra e possiamo fare bene».