
CORSPORT (G. D'UBALDO) - Direttore tecnico, ex giocatore, ex allenatore, non più ex responsabile del settore giovanile. Ma soprattutto tifoso. Bruno Conti ha lo stesso entusiasmo di quando mandava al manicomio Tazio Roversi e tanti altri difensori con le sue finte. Si fuma qualche sigaretta per allentare la tensione, ma ancora oggi, prima delle partite della Roma, non prende sonno la notte come se in campo ci andasse lui. Bruno Conti ci ha messo del suo in questa rinascita. Ci ha messo sempre la faccia, anche quando le cose andavano male. Da questa stagione vive a Trigoria dalla mattina alla sera. Segue da vicino la prima squadra ed è tornato ad occuparsi in prima persona anche del settore giovanile...
Il gol-capolavoro di Okaka contro il Siena è stato una grande soddisfazione per lui, che ha scoperto questo ragazzino, ci ha creduto, gli è stato dietro come un figlio. Con quel gol la Roma è salita al secondo posto in classifica. E un gran momento per la Roma, ma è vietato sognare. Bruno Conti tenta lultimo dribbling.
Bruno Conti, è appena finita la partita della Primavera a Viareggio. Vince anche la Roma dei giovani, tripletta di Pettinari.
« Sono molto soddisfatto, siamo partiti con il piede giusto. Pettinari è un ragazzo che ha talento, ha fatto un gol... alla Conti. Mi sono emozionato a seguire lesordio della Primavera. E bello vedere questi ragazzi fare grandi cose».
La Roma domenica ha raggiunto il secondo posto in classifica. Come state vivendo questo momento?
«Con normalità, così come siamo rimasti...normali quando le cose andavano male. La mentalità è quella giusta, quella che ha trasmesso Ranieri alla squadra. Lui va avanti per la sua strada, senza condizionamenti. Ha dimostrato di avere grandi qualità, ma già lo sapevamo».
Domenica, al termine della partita con il Siena, lei e Ranieri vi siete abbracciati in campo. E bello vivere certe emozioni, trentacinque anni dopo esservi incrociati nel settore giovanile?
« Ci siamo lasciati andare, vista limportanza di quella vittoria, arrivata negli ultimi minuti con grosse difficoltà, dovute anche alle numerose assenze che avevamo. Il rapporto con Claudio è ottimo, è un grande lavoratore, uno che non trascura neppure il minimo particolare » .
Eppure si dice che oltre a voi, Ranieri piaccia anche alla Federazione, per la Nazionale...
«Io sono molto tranquillo. La sua Nazionale è la Roma. Vuole continuare il suo progetto qui. Quando lo abbiamo cercato non ci ha pensato due volte. Era ancora fresco il suo esonero alla Juventus, ma il richiamo della Roma, per lui che come me ci è cresciuto, è stato troppo forte. Lho chiamato la sera e il giorno dopo era da noi. I risultati che ha ottenuto allestero lo hanno portato ai massimi livelli di esperienza, è una persona molto preparata. La scelta è stata giusta. Lo dimostra, al di là dei risultati, il lavoro che svolge quotidianamente con i ragazzi».
Ranieri ha valorizzato anche Okaka, che da lunedì è andato al Fulham.
« Lho chiamato quando era già a Londra, per salutarlo e ringraziarlo per la vittoria sul Siena che ci ha lasciato come regalo. Mi ha fatto piacere sentire la gioia di questo ragazzo per quel gol fantastico e per la sua nuova esperienza inglese. Intorno a Stefano cera tanto scetticismo. Sentivo dire: ha un gran fisico ma non fa mai gol. Noi in generale abbiamo troppa fretta con i giovani. In questi frangenti Okaka ha dimostrato la sua grande professionalità. E andato a Londra per le visite mediche, è tornato, si è allenato e si è messo a disposizione dellallenatore. Per il futuro puntiamo molto su di lui, così come su Cerci. Sono ragazzi quasi pronti per il grande salto ».
A proposito di giovani. Segue Aquilani, che sta cominciando a giocare con continuità?
« Certo e sono molto contento. Ci sentiamo spesso, lho chiamato anche nei giorni scorsi. Siamo felici per lui, che ha passato momenti tristi a causa dellinfortunio. La sua cessione è stata un sacrificio che andava fatto, ma quando Alberto sta bene ha pochi rivali in circolazione».
Sullipotesi di un suo ritorno il presidente Rosella Sensi ha detto mai dire mai...
«Nel calcio non si può mai sapere. E poi sappiamo quanto la dottoressa Sensi sia legata a certi giocatori cresciuti nel vivaio. Noi siamo abituati a lavorare in silenzio, cercando di far parlare i fatti».
Sempre in tema di giovani. Un ragazzo del 93, Cristofari, è stato svincolato dalla Roma ed è andato al Palermo.
«E una storia particolare. Ho visto le lacrime del madre e del padre al momento di questa decisione, ma il ragazzo aveva bisogno di cambiare per motivi personali. Dopo una partita non si è presentato agli allenamenti. Noi prima di fare i calciatori cerchiamo di fare gli uomini. Chi pensa di essere arrivato rischia di perdersi. Comunque gli auguro le migliori fortune. La nostra filosofia con i giovani è uguali per tutti. Lho detto anche nel discorso che ho fatto ai ragazzi degli Allievi. Bisogna far capire sin da quando sono piccoli che nel calcio per arrivare ci vuole tanto sacrificio».
La Roma dietro lInter, al pari con il Milan, i tifosi sognano. E Conti?
«Io penso già alla partita di domani contro lUdinese. Un impegno importantissimo perchè vogliamo arrivare in finale di Coppa Italia. La professionalità dei nostri giocatori è venuta fuori anche nelle difficoltà e sono convinto che ci daranno altre soddisfazioni. Il merito di questo momento è tutto loro e di Ranieri. Cè a chi piace parlare e fare sfilate, noi pensiamo solo a lavorare dietro le quinte. La società ci sta mettendo a disposizione le risorse per essere competitivi, anche a costo di sacrifici e di questo bisogna darne atto alla dottoressa Rosella Sensi. Abbiamo tanti nazionali e giovani di sicuro avvenire. Possiamo guardare al futuro con fiducia».