CORSPORT (R. MAIDA) - Erano fischi, sono diventati applausi. Tutto in pochi minuti. Quando lo speaker dellOlimpico ha annunciato il cambio con Totti, a inizio ripresa, gran parte dello stadio lo ha accolto male. Quando però lo stesso speaker ha urlato il 2-0 della Roma, la gente ha risposto con un boato assordante:..
« Julio... Baptista! » . Il calcio degli umori alternati funziona così e Baptista, Bestia in campo quanto garbato fuori, non drammatizza: « Capisco che certe volte faccio bene il mio lavoro e altre volte vado meno bene. Ma io sono sempre stato tranquillo: cerco di mettermi a disposizione della squadra. Stavolta poi sono proprio contento per il gol e per la vittoria» .
In questa stagione aveva colpito solo in Coppa Italia, su punizione contro la Triestina.
In campionato non segnava dal 25 aprile 2009, Fiorentina-Roma 4-1. Potrebbe essere una risorsa preziosa per lo sprint finale: «Sta girando tutto per il verso giusto. Lo dimostra il fatto che contro il Palermo, una squadra che ci ha messo in difficoltà, i gol sono venuti da giocatori che di solito stanno in panchina. Qui tutti tutti sono utili. Non solo io, anche Brighi. Ora siamo più vicini allInter » .
CINQUANTA E CINQUANTA - La felicità è condivisa dalluomo che lha portato a Roma, Daniele Pradè: «Mi fa molto piacere che si sia sbloccato. Segnare è sempre salutare, soprattutto per un attaccante che prende coraggio, fiducia ed entusiasmo. Credo che il merito di questa rete vada diviso a metà tra Julio e Ranieri» . Perché Ranieri sta spronando Baptista da molte settimane. Anche ieri nellintervallo gli ha spiegato nei dettagli i compiti che doveva svolgere. «Quei due - continua Pradè - fanno ormai coppia fissa durante gli
allenamenti. Baptista è unaltra vittoria del nostro allenatore» .
LA PADRONA - E quella con il Palermo è unaltra vittoria di Rosella Sensi. Anche contro i contestatori, che non mollano. Alla fine della partita la presidentessa è scesa negli spogliatoi per Complimentarsi con la squadra. « Sono molto contenta - concede - i ragazzi hanno giocato bene e hanno portato a casa un altro bel risultato » . Era possibile aspettarsi una serie di 20 partite immacolate? « Non lo so. Ma sono sempre stata convinta che la squadra fosse composta da giocatori bravi e professionali. Sono felice per i nostri tifosi e anche per la mia famiglia che nei mesi scorsi ha sofferto tanto» . Ora si può pensare allInter? «Ora si deve pensare al Panathinaikos. E poi al Catania. Occupiamoci di una partita per volta » .
Concetto su cui insiste anche Gian Paolo Montali, il dirigente-motivatore: «Noi non siamo lanti Inter. Noi siamo la- Roma (lo scandisce proprio così, ndr). Dobbiamo guardare sia su che giù in classifica. Sono importanti i particolari. Per esempio, abbiamo bene in mente che per finire la stagione davanti alla Juventus dovremo fare un punto in più essendo indietro negli scontri diretti » .
PARATUTTO - Insomma, ancora piedi per terra. Magari insuperabili come quelli di Julio Sergio, che con la gamba dappoggio ha respinto un tiro fantastico di Cavani. Si era sull1-0. « Sono felice di dare una mano alla squadra - dice il portiere è stata una parata difficile perché lui aveva calciato molto forte» .
Il suo contratto è in scadenza, sarà trattato in questi giorni:
« Io penso solo a giocare. Non penso al contratto e nemmeno alla Nazionale brasiliana: ormai penso sia tardi. Certo, se Dunga dovesse chiamarmi...».