IL ROMANISTA (D. GALLI) - Un contrordine miracoloso. Unilluminazione. La Prefettura di Roma ha cambiato idea. Domani, i turisti potranno entrare allOlimpico. Si tratta di un provvedimento storico. Storico? Ebbene sì. È la prima volta che a Palazzo Valentini prendono atto che il giapponese di Kyoto, lamericano di Seattle o lo svizzero di Berna non costituiscono un pericolo per lordine pubblico. Nel caso specifico, che tra loro non si nascondono infiltrati catanesi, ma solo degli sportivi che, almeno fino a giovedì, avevano la
Perché proprio questo diceva, prima del ravvedimento, la Prefettura di Roma: «Per la partita con il Catania sì ai biglietti solo per i residenti nel Lazio». Poi laggiunta: «E agli stranieri non residenti». A Trigoria la definiscono
«unintegrazione». È un atto dovuto, ma colpevolmente tardivo. Cè una spiegazione: la Roma. Qualche giorno fa Trigoria si era lamentata del diverso trattamento riservato alla Capitale rispetto a Firenze, per esempio, in presenza di gare "ad alto rischio". In occasione dellultimo Fiorentina-Roma, in Toscana avevano imposto una serie di misure particolarmente rigorose per entrambe le tifoserie. Ma aveva esentato da ogni divieto i turisti. Al Viminale spiegavano di essere stati loro a consigliare questa direttiva alle prefetture. Specie a quelle delle città darte. Come Roma, dove però il messaggio non era mai stato recepito. Per la Capitale è un danno di immagine. Per la Roma, economico. Trigoria ha chiesto allora al prefetto di Roma, Giuseppe Pecoraro, di rivedere la propria decisione. Detto, fatto. Ma che fatica.
Nonostante il "visto" per gli stranieri, la Roma non si aspetta un boom al botteghino. Si va verso le trentamila presenze, abbonati compresi. I biglietti sono in vendita nei punti Lottomatica e nei Roma Store. Prezzi a partire da 15 euro, ridotti per gli under 12 e tagliandi omaggio (ma solo nei Roma Store) per gli under 14 nelle tribune. I romanisti non abbonati sembrano intenzionati a "investire" di più per il Panathinaikos. Al Roma Store di piazza Colonna sono appena una decina le persone che arrivano al volo per fare il biglietto. I tifosi lasciano la macchina in doppia fila o in posizioni non propriamente corrette, cercando anche di eludere i vigili. Qualcuno approfitta della pausa pranzo, racconta Roberto mentre attende il tagliando. «Domenica (domani, ndr) vinciamo e al "Pana" se lo magnano», dice correndo verso luscita. Qualche straniero, un po per curiosità e un po per passione, entra e prova a chiedere informazioni. Tra questi Paolo, venuto per conto di alcuni ragazzi americani: «Vogliono venire a vedere una partita della Roma. Sono quattro ragazzi e due ragazze che vengono dagli States. Vorrebbero andare a Trigoria, ma gli è stato detto che non si può assistere agli allenamenti». Un contatto diretto con la squadra? Servirebbe unilluminazione. Stavolta, a Trigoria.
(ha collaborato Daniele Petroselli)