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IL MESSAGGERO - Due mesi dopo, la Roma torna in Europa. E si presenta in Grecia in serie positiva, proprio come lo era già il 16 dicembre, quando a Sofia conquistò la promozione da prima: allora quarantacinque giorni, oggi diventati tre mesi e mezzo per una striscia di 20 risultati utili tra campionato e coppe con 9 vittorie consecutive. Riparte da Atene, contro il Panathinaikos, per landata dei sedicesimi di Europa League,ancora lontanissima dalla finale di Amburgo che resta un obiettivo stagionale.
«Ci teniamo tantissimo e non stiamo certo qui per risparmiarci pensando al campionato. Non diamo peso ai venti riusltati positivi quanto alla qualificazione » chiarisce ancora una volta Ranieri. Che dà la giusta importanza alla prima gara europea del 2010. «E un vero e proprio esame: rispettiamo lavversario ma al tempo stesso siamo consapevoli della nostra forza.Anche qui daremo il massimo. Puntiamo a passare il turno e sappiamo che abbiamo a disposizione due partite, eventuali supplementari e rigori ».
Clima primaverile, venti gradi e il ole che scalda. Ma non basta scordare lItalia del maltempo per sentirsi a proprio agio allo stadio Oaca, quello della finale di Champions tra Liverpool e Milan nel maggio 2007. Venduti 60.000 biglietti per il tutto esaurito, ma soprattutto ultrà ellenici che fanno disperare la società ateniese: negli ultimi due anni incidenti e multe, tanto che i dirigenti greci proprio alla vigilia della gara con i giallorossi hanno convocato alcuni rappresentanti dei club organizzati per chiedere una tregua per evitare pericolose sanzioni dallUefa, anche perché saranno presenti duemila romanisti, compreso un club greco con cento iscritti.
In più il Panathinaikos, leader del torneo, viene da una sconfitta interna contro il Kavala che potrebbe pesare anche in futuro. Ora il vantaggio sullOlympiacos è di soli tre punti e non più di otto.Il tecnico Nioplias,subentrato a dicembre allolandese Ten Cate, è in difficoltà con la vecchia guardia. Litigi negli spogliatoi ripetuti e violenti, con il presidente Pateras costretto a intervenire. « probabilmente hanno preso sotto gamba lincontro di domenica e avranno così più voglia di riscattarci contro di noi» chiarisce Ranieri. «Sono problemi loro se vogliono puntare sullo scudetto, snobbando la coppa» insiste lallenatore giallorosso che ci tiene anonficcarsi nelle vicende altrui. Il Panathinaikos di sicuro dà la priorità al campionato, non vincendo il titolo dal 2004, anno doro con il successo anche nella coppa nazionale. Ma lattesa che si respira in città anche per la partita con la Roma, con i tifosi dellOlympiacos che si considerano gemellati con quelli giallorossi e che vedono come un mito Montali che con il loro club ha vinto scudetto e coppa nel volley, dà ragione a Ranieri.
«Domenica hanno una trasferta delicata sul campo del Paok, rischiano di perdere la testa della classifica per lOlympiacos li sta pressando. Ma sono certo che per noi sarà dura. Conosco alcuni elementi di questa squadra che gioca molto bene davanti. Cissè segna sempre,sono veloci e pericolosi ». «Facciamo vedere ai grec chi sono i romani» la sua frase, detta martedì al gruppo, rimbalza anche sui media ellenici. Quasi infastidito per la visibilità ricevuta dopo una semplice battuta in allenamento,Ranieri è gelido: «Sì, è la mia prima volta contro una squadra greca. E vedrete solo che cosa sta a significare comportarsi da romani ».
Pizarro sta smaltendo linfluenza intestinale: se è qui vuol dire che può giocare, tantè vero che partecipa pure alla partitella. Anche Perrotta è in dubbio: ancora torcicollo e schiena che lo tormentano. «Non posso andare avanti così » spiega dopo lallenamento. Brighi,dunque,verso la conferma. Mexes sta meglio e Juan può anche prendersi un turno di riposo. Lunico diffidato è De Rossi, così come nel Panathinaikos solo il difensore Spiropoulos è a rischio squalifica in vista della gara di ritorno. «Preservo solo Gilberto Silva» avverte Nioplias. «Mi adeguerò alla Roma che ho studiato in queste ore. Il nostro obiettivo è non prendere gol» aggiunge, prima di scaldarsi con i giornalisti greci per i veleni de li ultimi giorni.