
IL ROMANISTA (F. BOVAIO) - Stasera elogiamo Pizarro. Sì, è vero, ultimamente è diventato di moda e tutti si sono accorti di lui, ma non si può non sottolineare che dai suoi piedi ieri sera è nato lennesimo gol della Roma su calcio da fermo, quello di Mexes. Pensate, la rete del francese è stata la trentaduesima scaturita da un calcio piazzato del cileno, punizione o angolo che sia, da quando è arrivato alla Roma. Poi dice perché le palle ferme le calcia tutte lui. ..
E normale. Due piedi precisi come i suoi è difficile trovarli e poi, ormai, lo score è dalla sua: ventiquattro reti propiziate in campionato, otto tra coppe europee e italiane. E lui il vero assistman della Roma nelle azioni da palla inattiva, mentre in quelle col pallone in movimento il ruolo spetta a Totti. Così, anche grazie a Pizarro (e al lancio meraviglioso di De Rossi per Vucinic, a questultimo e a Mexes) la Roma ha segnato per la ventiquattresima partita consecutiva in Coppa Italia.
Manifestazione nella quale rimase a secco per lultima volta in un ormai lontanissimo Roma- Juve 0-1 del 2006 (allandata i giallorossi avevano vinto 3-2 a Torino). Il 2-0 di ieri, poi, ha allungato a diciotto le partite utili consecutive della Roma tra campionato e coppe: quindici le vittorie, tre i pareggi. La serie iniziò proprio contro lUdinese, che lo scorso 28 ottobre inflisse ai giallorossi la loro ultima sconfitta prima di questo ciclo stupendo nel quale i meriti di Ranieri sono indiscutibilmente enormi. Avanti così, dunque. E ora sotto con la Fiorentina.