«Voglio vedere la Roma vera»

31/01/2010 alle 11:07.

CORSPORT (P. TORRI) - Uno pensa: la Roma ha appena vinto a Torino sul campo della Juventus, è risalita dall’ultimo al terzo posto in clas­sifica, ha una striscia di risultati positivi che, coppe comprese, dice sedici, undici in campionato, otto vittorie e tre pareggi. Poi vede che al­l’Olimpico oggi verrà a far visita il Siena ultimo staccato con la parola retroces­sione che non è certo un’offesa abbinarla alla squadra toscana appena rilevata dalla famiglia Mezzaro­ma, la stessa che nel 1993 prese la Roma fifty fifty con Franco Sensi. Sommando, può, potrebbe venire facile la deduzione che sarà una partita facile, vincere non sarà un problema, proseguendo in ..



Errore. Pure grossolano, se oggi la Ro­ma scendesse in campo con questo tipo di approccio. Vorrebbe dire andare in­contro a una delusione di quelle che fan­no male. La società lo sa bene e per que­sto ha allertato, diciamo così, i giocatori a non cadere nel fatale errore di ritenere tutto facile. Ci ha pensato Gian Paolo Montali, da qualche mese coordinatore tecnico della società con funzione di fatto da , a ricordarlo ai gio­catori con cui ieri ha parlato, sottolinean­do proprio come sarà necessario evitare in quella che potrebbe rivelarsi una trap­pola. Del resto Montali è stato un allenatore, e che allenatore, di pallavolo, è chiaro che ha più confi­denza con il preparare tatticamente una sfida sotto rete alle prese con opposti, alzatori e schiac­ciatori, ma è altrettanto chiaro che un allenatore, dal punto di vista delle motivazioni, è uguale in tutti gli sport.

E Montali in que­sto senso è un numero uno, basti vedere il suo curriculum da tecnico: «In tutta questa ultima settimana ho sentito par­lare, per carità giustamente, non c’è nes­suna intenzione di fare polemica, della bellissima vittoria a Torino, di mercato, coppa Italia, futuro. Ripeto, è giusto, la cosa che mi preoccupa è che non ho sen­tito parlare di questa sfida contro il Siena. E invece dobbiamo sapere che sarà una partita difficilissima perché il Siena por­terà in campo la disperazione della sua situazione. E la disperazione può essere un’utilissima compagna di viaggio» .



Il concetto, forte e chiaro, Montali lo ha trasmesso a tutto lo spogliatoio, ma ci tiene a far sapere che vale per tutti, tec­nici, dirigenti, tifosi, ambiente in genera­le, magari ricordando come l’ultima sconfitta di questa stagione sia arrivata con una squadra che si chiama, con tut­to il rispetto, Li­vorno:

«Noi vo­gliamo comin­ciare bene an­che questa parte del campionato che a febbraio ci vedrà impegnati in tante partite importanti. Tut­ti, dico tutti, dobbiamo scendere in cam­po con la stessa concentrazione e deter­minazione che abbiamo fatto vedere ne­gli ultimi tempi, cercando e volendo la vittoria. Dobbiamo ricordarci che poche settimane fa il Siena è andato a San Si­ro e ha fatto tre gol all’Inter, i giocatori se lo devono ricordare e sapere che sarà du­rissima battere la squadra toscana» .

E a proposito della società e del suo la­voro, ieri alcuni tifosi a Trigoria hanno esposto su uno striscione il loro gradi­mento sull’operato del presidente, con un eloquente: «Rosella, queste sono le tue vittorie. La maggioranza silenziosa».