
CORSPORT (V.M. SPLENDORE) - In dodicimila per Toni alla Roma. Forse la Toni- mania vera e propria esploderà al primo gol del nuovo acquisto giallorosso in campionato, ma le cifre di questo esordio assoluto, nellamichevole al Flaminio contro la Cisco, sono già da amore a prima vista tra lattaccante e i suoi nuovi tifosi.
LA BENEFICENZA - Nel bagno di folla per Luca Toni giallorosso, ieri, cera tutto questo. Alla fine della partita lamministratore delegato della Cisco, Davide Ciaccia, facendo gli onori di casa sorrideva: « E stata una bella festa, noi ringraziamo la Roma perché il merito è stato soprattutto loro che hanno fatto da traino, questo lo sappiamo bene. Noi siamo stati gli sparring partner di questa giornata che è di solidarietà oltre che di calcio. Siamo contenti per la Roma, per il nuovo arrivato, Toni, che al di là delle ragioni sociali che cambiano, fa parte della nostra storia: ieri era Lodigiani, oggi è Cisco, ma Toni era ed è uno di noi. Ora il nostro nuovo Toni è Ciofani: gli auguriamo le stesse fortune, il più possibile con noi e poi con chi lo vorrà » . La Cisco è stata in realtà più di uno sparring partner: ha vissuto la giornata da silenziosa co- protagonista. La prossima settimana al termine di una riunione al Campidoglio con il sindaco Alemanno, verrà ufficializzato lincasso della partita e anche chi ne saranno i beneficiari.
IL TUFFO AL CUORE - E curioso il gioco del destino che ha messo il centravanti scappato da Van Gaal dentro lo stadio in cui giocò nella sua unica altra esperienza romana: e proprio con la maglia della Cisco che allepoca si chiamava Lodigiani, inesauribile fucina di talenti. Era il 21 febbraio del 1999, quasi undici anni fa. quando segnò al Flaminio il suo ultimo gol casalingo, contro lAtletico Catania. Ieri il contesto era tutto un altro, ma Luca ci ha provato in tutti i modi senza riuscirci: un po di sfortuna, un po di misura da ritrovare. Però Toni non è venuto alla Roma per far gol ieri: è venuto per aiutarla a salire ancora, a sognare ancora, ritrovandosi lui per primo in questa Roma. E quando ieri, dopo unora, è uscito dal campo, lapplauso dello stadio per salutarlo è stato caldo e corale. Un vezzo: non ha voluto regalare la maglia nera indossata: « E la prima, cercate di capirmi... » . Perdonatissimo. Insieme ad un po di amici, sono venuti a godersi il bagno di folla romano anche il manager dellattaccante emiliano, Tullio Tinti, ed il suo collaboratore, agente Fifa anche lui, Manuel Montipò, sempre vicino allamico Luca.
Nella festa, fuori dal coro, uno sparuto gruppo di contestatori a fine gara, sistemati nello spicchietto in basso a destra guardando la... Tevere del Flaminio: sono stati zittiti, però, dai fischi e dai buuu del resto dello stadio per i cori contro Rosella Sensi. La festa è rimasta tale, la voglia di Toni appena sbocciata crescerà ancora: ieri quei dodicimila romani e romanisti hanno voluto darne un assaggio. In piene feste natalizie e di fine anno, con il 2010 appena nato, cerano famiglie, nonni, bambini. Un bellissimo clima. E pensare che la Toni- mania è appena cominciata.