Un'ora di Toni, è festa Roma

03/01/2010 alle 13:00.

CORSPORT (V.M. SPLENDORE) - In dodicimila per Toni alla Roma. Forse la Toni- mania vera e propria esploderà al primo gol del nuovo acquisto giallorosso in cam­pionato, ma le cifre di questo esordio assoluto, nell’amichevole al Flaminio contro la Cisco, sono già da amore a prima vista tra l’attaccante e i suoi nuovi tifosi.

 

LA BENEFICENZA - Nel bagno di folla per Luca Toni giallorosso, ieri, c’era tutto questo. Alla fine della partita l’am­ministratore delegato della Cisco, Davide Ciaccia, facendo gli ono­ri di casa sorrideva: « E’ stata una bella festa, noi ringraziamo la Roma perché il merito è stato soprattutto loro che hanno fatto da traino, questo lo sappiamo bene. Noi siamo stati gli sparring partner di questa giornata che è di solidarietà oltre che di calcio. Siamo contenti per la Roma, per il nuovo arrivato, Toni, che al di là delle ragioni socia­li che cambiano, fa parte della no­stra storia: ieri era Lodigiani, oggi è Cisco, ma Toni era ed è uno di noi. Ora il nostro nuovo Toni è Ciofani: gli auguriamo le stesse fortune, il più possibile con noi e poi con chi lo vor­rà » . La Cisco è stata in realtà più di uno sparring partner: ha vissuto la giornata da silenziosa co- protagoni­sta. La prossima settimana al termi­ne di una riunione al Campidoglio con il sindaco Alemanno, verrà uffi­cializzato l’incasso della partita e an­che chi ne saranno i beneficiari.

 

IL TUFFO AL CUORE - E’ curioso il gio­co del destino che ha messo il cen­travanti “ scappato” da Van Gaal den­tro lo stadio in cui giocò nella sua unica altra esperienza romana: e proprio con la maglia della Cisco che all’epoca si chiamava Lodigiani, ine­sauribile fucina di talenti. Era il 21 febbraio del 1999, quasi undici anni fa. quando segnò al Flaminio il suo ultimo gol casalingo, contro l’Atleti­co Catania. Ieri il contesto era tutto un altro, ma Luca ci ha provato in tutti i modi senza riuscirci: un po’ di sfortuna, un po’ di misura da ritro­vare. Però Toni non è venuto alla Ro­ma per far gol ieri: è ve­nuto per aiutarla a salire ancora, a sognare anco­ra, ritrovandosi lui per primo in questa Roma. E quando ieri, dopo un’ora, è uscito dal cam­po, l’applauso dello sta­dio per salutarlo è stato caldo e corale. Un vezzo: non ha voluto regalare la maglia nera indossa­ta: « E’ la prima, cercate di capirmi... » . Perdona­tissimo. Insieme ad un po’ di amici, sono venuti a godersi il bagno di fol­la romano anche il ma­nager dell’attaccante emiliano, Tullio Tinti, ed il suo colla­boratore, agente Fifa anche lui, Ma­nuel Montipò, sempre vicino all’ami­co Luca.

Nella festa, fuori dal coro, uno spa­ruto gruppo di contestatori a fine ga­ra, sistemati nello spicchietto in bas­so a destra guardando la... Tevere del Flaminio: sono stati zittiti, però, dai fischi e dai buuu del resto dello sta­dio per i cori contro Rosella Sensi. La festa è rimasta tale, la voglia di Toni appena sbocciata crescerà an­cora: ieri quei dodicimila romani e romanisti hanno voluto darne un as­saggio. In piene feste natalizie e di fine anno, con il 2010 appena nato, c’erano famiglie, nonni, bambini. Un bellissimo clima. E pensare che la Toni- mania è appena cominciata.