IL ROMANISTA - Difficile riuscire a vedere il bicchiere mezzo pieno dopo la trasferta di Cagliari. Non per il punto, buono su un campo difficile come il SantElia, ma per come è arrivato. E cioè in rimonta, come è capitato tante volte alla Roma di Ranieri in questa stagione. Stavolta però la Roma la rimonta non lha fatta, ma lha subita, e forse un po di colpa ce lha anche il tecnico che a cinque minuti dalla fine in vantaggio di due gol ha deciso di togliere Pizarro, lu nico in questa squadra capace di dettare i tempi e di amministrare il pallone.
IL ROMANISTA - Difficile riuscire a vedere il bicchiere mezzo pieno dopo la trasferta di Cagliari. Non per il punto, buono su un campo difficile come il SantElia, ma per come è arrivato. E cioè in rimonta, come è capitato tante volte alla Roma di Ranieri in questa stagione.
Stavolta però la Roma la rimonta non lha fatta, ma lha subita, e forse un po di colpa ce lha anche il tecnico che a cinque minuti dalla fine in vantaggio di due gol ha deciso di togliere Pizarro, lu nico in questa squadra capace di dettare i tempi e di amministrare il pallone.
Bravo il Cagliari, comunque, aiutato anche dallarbitro Rocchi (quello di Inter-Roma, della gomitata di Vieira a De Rossi e delle mancate espulsioni di Muntari e Thiago Motta), che non ha visto un fallo macroscopico di Daniele Conti su Cassetti in occasione del gol di Lopez che ha riaperto la gara.
Niente alibi, per carità, ma probabilmente senza quel gol avremmo raccontato di una vittoria romanista. Che sarebbe stata importantissima in una giornata in cui tutte le dirette concorrenti per un posto in Champions League (ad eccezione del Parma che però ha incontrato la Juventus), hanno vinto. Napoli e Palermo continuano a far punti, la Fiorentina deve recuperare il match col Milan: cè un mucchione per il quarto posto, e speriamo di non dover rimpiangere questi due punti buttati.
A voler essere ottimisti, si potrebbe dire che quello di ieri è stato lundicesimo risultato utile consecutivo tra campionato e coppa (il terzo pareggio cui vanno sommate otto vittorie), che il gol di Lopez è arrivato dopo 522 minuti di porta inviolata e che la Roma è stata per larghi tratti della gara padrona del campo. Ma sono delle consolazioni magrissime perché ieri si doveva vincere. Assolutamente da rivedere Luca Toni, che ha fatto vedere solo tanta buona volontà e nulla più.