IL ROMANISTA (M. GIAMMAROLI) - Ripensando a Roma-Chievo di sabato pomeriggio si potrebbe riassumere il pensiero di molti tifosi romanisti affermando che tutto è bene quel che finisce bene: e invece no. No perché, ripercorrendo mentalmente il film di quella partita e andando a rivisitare gli highlights del programma domenicale, mi sono convinto che le conseguenze dei due punti persi contro il Cagliari ce le porteremo appresso probabilmente per tutto il girone di ritorno. Siamo infatti ritornati al quinto posto in classifica scavalcati da un Napoli che con Mazzarri non perde mai e che affronteremo sul suo terreno e con la Fiorentina a due punti ma con una partita da recuperare per non parlare ..
Come vedete cè poco di che rallegrarsi. Ma non basta. Torniamo a Roma-Chievo dove il solito arbitro di turno,
questa volta Mazzoleni ( un cognome che ai tifosi giallorossi non ispira mai molto ottimismo), stava per
completare la frittata colpevolmente iniziata dalla difesa romanista con lespulsione di Doni. Sì,perché con la
Roma in dieci uomini dal dodicesimo minuto, il fischietto bergamasco ha ritenuto di non applicare il regolamento quando al decimo del secondo tempo ha concesso il rigore alla Roma per fallo di Yepes su Toni senza espellere lo stesso Yepes precedentemente ammonito. Un errore tecnico gravissimo che ci ha costretti a giocare in inferiorità numerica fino al novantaquattresimo con un solo gol di vantaggio dato che Sorrentino aveva parato il rigore calciato da Pizarro.
Ricordate la mia convinzione che almeno fino alla partita contro la Juve ci avrebbero lasciati in pace? Ebbene mi ero grossolanamente sbagliato. Evidentemente non vogliono vederci neppure in zona Europa League; ma se così fosse stavolta hanno probabilmente commesso un grave (per loro) errore. E qui iniziano le note liete perché proprio dopo lennesima ingiustizia patita, aggravata dalla mancata realizzazione del rigore,è iniziata la partita di un gruppo che nun ce vole stà. Luca Toni faceva impazzire da solo tutta la difesa veronese fino allottantesimo quando stremato lasciava il posto a un Baptista che ha letteralmente nascosto la palla agli avversari soprattutto negli ultimi interminabili minuti; Juan e Burdisso ma anche Cassetti e Riise non concedevano nulla agli avanti del Chievo; De Rossi prima, Brighi poi, con Pizarro, Taddei e Perrotta correvano come invasati senza risparmiarsi un attimo;e davanti Toni contro tutti per conquistare tre punti di incalcolabile valore alla luce dei fatti (e misfatti) sopra descritti. In panchina un Ranieri che stavolta non ha sbagliato nulla che ancora rosicava per la beffa di Cagliari.
Sentivo ieri qualche collega che si preoccupava di chi sarà lescluso quando rientrerà, forse fin da domenica
contro il Genoa, Francesco Totti e quale sarà la posizione in campo del Capitano adesso che la Roma ha finalmente un centravanti di ruolo. Preoccupazioni che direi di trasferire serenamente a Claudio Ranieri che ha voluto Toni così come lo ha voluto lo stesso Totti. Io personalmente non rinuncerei mai al trio delle meraviglie Totti-Toni-Vucinic anche se è giusto riconoscere che non sarà compito facilissimo quello di farli giocare insieme senza alterare lequilibrio tattico della squadra e senza contare che sarebbe assai doloroso rinunciare a uno tra Perrotta e Taddei proprio ora che hanno ritrovato lo smalto dei giorni migliori.
Ci penserà Ranieri. Noi godiamoci per il momento lo scampato pericolo ma non dimentichiamo. Non dimentichiamo la nostra debolezza a livello societario; non dimentichiamo quanto siamo invisi al palazzo e ai suoi inquilini; non dimentichiamo che senza Champions non ci sarà mercato neppure la prossima stagione. Ma intanto non dimentichiamo che domani cè anche una Coppa Italia da onorare e di questi tempi, almeno il sogno di poterci fregiare della stella dargento per i dieci trofei vinti, lasciatecelo!