Totti: "Sto bene, posso giocare"

23/01/2010 alle 11:27.

CORSPORT (G. D'UBALDO) - Tutto ruota intorno a Totti. Il capitano spera di essere in campo. Si sen­te a posto, pronto per giocare. «Sto bene, posso giocare, altrimenti non sarei qui» , ci dice a Fiumicino prima di imbarcarsi per Torino. Cappello di lana bianco della sua linea di abbigliamento, divisa della Roma. La voglia di esserci, confermata anche a Ranieri. A Trigoria l’allenatore gli ha chiesto informazioni sulle sue condizioni, prima di partire. Il capitano ha dato la sua disponibilità. Ranieri ha deciso ieri sera. Dopo aver parlato con i suoi giocatori. In particolare con i tre attaccanti. Ne man­derà in campo solo due, uno partirà dalla panchina.

La voglia di esserci, confermata anche a Ranieri. A Trigoria l’allenatore gli ha chiesto informazioni sulle sue condizioni, prima di partire. Il capitano ha dato la sua disponibilità. Ranieri ha deciso ieri sera. Dopo aver parlato con i suoi giocatori. In particolare con i tre attaccanti. Ne man­derà in campo solo due, uno partirà dalla panchina.



MOTIVAZIONI - Non è una scelta tecnica, ma basata sulle condizioni fisiche. Dei tre attaccanti l’unico che sta bene al cento per cento è Vucinic. Toni è un po’ affati­, anche ieri ha fatto fisioterapia quan­do è uscito dal campo. ha nelle gam­be pochi allenamenti con la squadra. Ra­nieri già da qualche giorno ha deciso che non adotterà il tridente. Non vuole smon­tare la Roma che domenica scorsa ha bat­tuto il . Gli è rimasta negli occhi quella partita, forse la più bella da quan­do siede sulla panchina giallorossa. Per certi versi una prestazione perfetta. Vor­rebbe ripeterla anche a Torino, di fronte a quei tifosi che prima lo hanno apprezza­to e poi non lo hanno voluto più. Ranieri non vuole anteporre le sue forti motiva­zioni agli interessi della squadra. Vincere a Torino significherebbe portare a cinque il vantaggio su una diretta concorrente per la zona , non pren­dersi una rivincita personale.



LA VIGILIA - Nell’ultimo allenamento di ieri Ranieri ha provato Toni e insie­me. Mischiando le carte, per non dare vantaggi alla . Dei bianconeri sa tutto, o quasi. Ha spiegato pregi e difetti dei singoli avversari ai suoi uomini. An­che durante l’ultimo allenamento si è sgo­lato per ripetere di non fidarsi dei bianco­neri in crisi.



Vucinic con i suoi strappi può scardina­re il fragile dispositivo difensivo della Ju­ve, può inventare una giocata, Toni può mettere al tappeto i bianconeri en­trando nel corso della partita. L’impres­sione è che l’ultimo arrivato potrebbe par­tire dalla panchina, perché anche ieri il fastidio al polpaccio non era ancora scom­parso.

non ha mai segnato a Torino con­tro la
. Ranieri in questa setti­mana si è sforzato di convincersi che i tre punti contro la valgono quanto quelli in palio tra una settimana contro il Siena. E martedì c’è la Coppa Italia. Se batte il Catania passa in semifinale e an­che lì ci sarà da divertirsi. Il tecnico deve pensare che fra tre giorni si rigioca. Ri­nunciare a non è mai facile. Nei gior­ni scorsi il capitano ha fatto di tutto per convincere Ranieri, che quando gli ha chiesto come stesse non gli ha comunica­to la decisione presa. Fino a ieri non era sicuro di giocare. Neanche Vucinic e neanche Toni avevano certezze.



L’unico dubbio di Ranieri ha riguarda­to la scelta degli attaccanti, non il modu­lo e neppure gli altri reparti. A centro­campo torna al posto di Brighi, Mexes aspetta un’altra partita in panchi­na prima di rientrare. Ma è pronto. Un’ar­ma in più per Ranieri, nella fase più im­portante della stagione.