CORSPORT (G. D'UBALDO) - Tutto ruota intorno a Totti. Il capitano spera di essere in campo. Si sente a posto, pronto per giocare. «Sto bene, posso giocare, altrimenti non sarei qui» , ci dice a Fiumicino prima di imbarcarsi per Torino. Cappello di lana bianco della sua linea di abbigliamento, divisa della Roma. La voglia di esserci, confermata anche a Ranieri. A Trigoria lallenatore gli ha chiesto informazioni sulle sue condizioni, prima di partire. Il capitano ha dato la sua disponibilità. Ranieri ha deciso ieri sera. Dopo aver parlato con i suoi giocatori. In particolare con i tre attaccanti. Ne manderà in campo solo due, uno partirà dalla panchina.
La voglia di esserci, confermata anche a Ranieri. A Trigoria lallenatore gli ha chiesto informazioni sulle sue condizioni, prima di partire. Il capitano ha dato la sua disponibilità. Ranieri ha deciso ieri sera. Dopo aver parlato con i suoi giocatori. In particolare con i tre attaccanti. Ne manderà in campo solo due, uno partirà dalla panchina.
MOTIVAZIONI - Non è una scelta tecnica, ma basata sulle condizioni fisiche. Dei tre attaccanti lunico che sta bene al cento per cento è Vucinic. Toni è un po affaticato, anche ieri ha fatto fisioterapia quando è uscito dal campo. Totti ha nelle gambe pochi allenamenti con la squadra. Ranieri già da qualche giorno ha deciso che non adotterà il tridente. Non vuole smontare la Roma che domenica scorsa ha battuto il Genoa. Gli è rimasta negli occhi quella partita, forse la più bella da quando siede sulla panchina giallorossa. Per certi versi una prestazione perfetta. Vorrebbe ripeterla anche a Torino, di fronte a quei tifosi che prima lo hanno apprezzato e poi non lo hanno voluto più. Ranieri non vuole anteporre le sue forti motivazioni agli interessi della squadra. Vincere a Torino significherebbe portare a cinque il vantaggio su una diretta concorrente per la zona Champions League, non prendersi una rivincita personale.
LA VIGILIA - Nellultimo allenamento di ieri Ranieri ha provato Toni e Totti insieme. Mischiando le carte, per non dare vantaggi alla Juventus. Dei bianconeri sa tutto, o quasi. Ha spiegato pregi e difetti dei singoli avversari ai suoi uomini. Anche durante lultimo allenamento si è sgolato per ripetere di non fidarsi dei bianconeri in crisi.
Vucinic con i suoi strappi può scardinare il fragile dispositivo difensivo della Juve, Totti può inventare una giocata, Toni può mettere al tappeto i bianconeri entrando nel corso della partita. Limpressione è che lultimo arrivato potrebbe partire dalla panchina, perché anche ieri il fastidio al polpaccio non era ancora scomparso.
Totti non ha mai segnato a Torino contro la Juventus. Ranieri in questa settimana si è sforzato di convincersi che i tre punti contro la Juventus valgono quanto quelli in palio tra una settimana contro il Siena. E martedì cè la Coppa Italia. Se batte il Catania passa in semifinale e anche lì ci sarà da divertirsi. Il tecnico deve pensare che fra tre giorni si rigioca. Rinunciare a Totti non è mai facile. Nei giorni scorsi il capitano ha fatto di tutto per convincere Ranieri, che quando gli ha chiesto come stesse non gli ha comunicato la decisione presa. Fino a ieri Totti non era sicuro di giocare. Neanche Vucinic e neanche Toni avevano certezze.
Lunico dubbio di Ranieri ha riguardato la scelta degli attaccanti, non il modulo e neppure gli altri reparti. A centrocampo torna De Rossi al posto di Brighi, Mexes aspetta unaltra partita in panchina prima di rientrare. Ma è pronto. Unarma in più per Ranieri, nella fase più importante della stagione.